Max Wrist e il mistero del suo sito «Uno shop con i prodotti Dainese»

VICENZA - Continua a far discutere la vicenda del motociclista "acrobata", il militare della caserma Ederle Eddy McMahel, in arte Max Wrist, che sarebbe stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - Continua a far discutere la vicenda del motociclista "acrobata", il militare della caserma Ederle Eddy McMahel, in arte Max Wrist, che sarebbe stato visto sfrecciare sulle strade del modenese, anche sulla strada in salita che porta sull'Abetone. Come riportato dal Gazzettino online di sabato 8 ottobre a lanciare l'allarme è stato Franco Piacentini, presidente provinciale dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada Onlus, che assieme al presidente della provincia berica Ferdinando Laverda, ha scritto una lettera sia al Prefetto di Vicenza che al comandante dei carabinieri della Caserma Ederle.

 
Una terza lettera è stata spedita personalmente all'imprenditore Lino Dainese, titolare dell'omonima azienda, con sedi a Vicenza e Molvena, leader mondiale nella produzione di abbigliamento sportivo per motociclismo e sport estremi. «Il campione in questione - si legge nella lettera facendo riferimento a Max Wrist - sembrerebbe essere titolare di un canale youtube, un profilo instagram, una pagina facebook, ove posta le sue acrobazie e, soprattutto, un sito web provvisto di shop ove propone tute, guanti, caschi, saponette, stivali, protezioni varie, caschi e visiere solo ed esclusivamente della azienda di cui Lei è Presidente».

«Ora io non vorrei tediarla - continua Piacentini nella lettera spedita alla Dainese - oltre ma la prima impressione (non solo mia) è stata che in qualche modo l’azienda potesse approvare oppure esservi un qualche accordo. Non ritiene possa essere  opportuno per un’azienda leder di settore come la Sua prendere distanze dallo store di un simile soggetto esempio di illegalità devastanti su strada di cui non sentiamo alcun bisogno?». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino