Marijuana del valore di 100 mila euro nel capannone: a fianco una moschea

MALO - C'era anche una moschea, utilizzata per il culto islamico, nel mega-capannone a Malo, in via Leonardo da Vinci 51, suddiviso in quattro parti, separate tra loro,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MALO - C'era anche una moschea, utilizzata per il culto islamico, nel mega-capannone a Malo, in via Leonardo da Vinci 51, suddiviso in quattro parti, separate tra loro, all'interno del quale la Squadra mobile di Vicenza ha rinvenuto una coltivazione abusiva di marijuana, arrestando tre persone. Ingente l'operazione, con il sequestro di oltre 10 kg di stupefacente pronto per essere messo sul mercato, dove avrebbe fruttato guadagni per almeno 100 mila euro.

 

I poliziotti hanno portato a termine l'inchiesta dopo una soffiata, seguita da una serie di appostamenti e pedinamenti. Ieri mattina è scattato il blitz che ha portato all'arresto di tre uomini, che si trovavano all'interno, che devono rispondere del reato di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. In carcere al San Pio X di Vicenza, in attesa dell'interrogatorio, sono ora rinchiusi Daniele Massignani, 32 anni, residente a Brogliano, ritenuto il capo-banda visto che era colui che aveva firmato il contratto d'affitto nel gennaio scorso, ex elettricista, incensurato. Con lui anche Michael Robert Visonà, 31enne, di Valdagno, anch'egli senza precedenti e Klajdi Vuksani, 31 anni, di origine albanese ma residente a Valdagno, già condannato nel 2009 per spaccio di droga.

All'interno della porzione di capannone - in quelle a fianco si trovano per l'appunto una moschea, un'autofficina e una ditta di legnami - gli agenti hanno rinvenuto un sofisticato e professionale laboratorio clandestino usato come serra della marjiuana: oltre alla droga pronta per essere spacciata, trovati bulbi di canapa indiana già piantati in attesa di una nuova produzione, ma anche una sofisticata attrezzatura composta da lampade, climatizzatori, ventole, impianti di irrigazione e concimi.


 


Nel capannone, diviso in quattro locali, gli investigatori hanno scoperto il sofisticato laboratorio per la coltivazione e la confezione della droga, accanto ad una moschea, un'autofficina e a una ditta di legname in via Da Vinci. All'interno sono stati sequestrati dieci chili di marijuana già raccolta e 500 bulbi di canapa indiana già piantati e pronti per essere coltivati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino