I giocatori in campo, i ladri saccheggiano gli spogliatoi: bottino ingente

Gli impianti della Serenissima San Lazzaro
VICENZA - Hanno aspettato che i giocatori fossero in campo per l'allenamento di rifinitura del venerdì sera per penetrare negli spogliatoi che sono stati letteralmente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - Hanno aspettato che i giocatori fossero in campo per l'allenamento di rifinitura del venerdì sera per penetrare negli spogliatoi che sono stati letteralmente "saccheggiati", visto che i che hanno rubato tutti i portafogli (una ventina, compreso quello del mister), ma anche i-phone, cellulare, scarpe, vestiario e mazzi di chiavi di auto e case. 


Una vera e proprio razzia quella compiuta ieri sera all'interno degli impianti del San Lazzaro Serenissima, squadra dilettantistica della città, con sede in via Monsignor Onisto, a un centinaio di metri dall'Auchan e dal Brico. I malviventi hanno superato la rete di recinzione in due punti e poi hanno forzato la finestra dello spogliatoio del tecnico, che è stata divelta. Da qui sono entrati nello stanzone, dove hanno ripulito quanto hanno trovato di proprietà dei giocatori, esattamente diciannove.

A dare l'allarme, attorno alle 21.45, è stato il presidente della società, Roberto Cervato, subito dopo il rientro della squadra negli spogliatoi. Sul posto una pattuglia della sezione volanti della Polizia, che ha accertato la dinamica del "colpo". Ingente il bottino: da una prima stima è di circa 10 mila euro.








  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino