Ufficialmente povero, ma in casa aveva 98mila euro in contanti e 1,5 kg di cocaina

Ufficialmente povero, ma in casa aveva 98mila euro in contanti e 1,5 kg di cocaina
VICENZA - Il tribunale di Vicenza ha rigettato il ricorso per riesame avverso la convalida del sequestro di oltre 98.000 euro in contanti effettuato dalle fiamme gialle vicentine...

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VICENZA - Il tribunale di Vicenza ha rigettato il ricorso per riesame avverso la convalida del sequestro di oltre 98.000 euro in contanti effettuato dalle fiamme gialle vicentine nei confronti di un indagato arrestato per droga che si era opposto al provvedimento. I magistrati hanno affermato la correttezza e la validità dell'operato dei finanzieri di Vicenza, che avevano sequestrato tale cifra in relazione al reato di ricettazione in quanto bene fungibile di sicura provenienza delittuosa, avuto riguardo al significativo profilo criminale dell'arrestato, agli esigui redditi dichiarati e alle inconsistenti disponibilità patrimoniali dello stesso.


In particolare, i finanzieri avevano arrestato Stefano Altomare Tummolo, residente in città da alcuni anni, perché trovato con 1,5 kg di cocaina, 5 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi di droga. Nell'occasione, a seguito delle perquisizioni eseguite nell'auto e nella sua abitazione erano stati trovati 98.315 euro in contanti che le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo d'urgenza ai fini della confisca, in quanto ritenuti corpo del reato di ricettazione. Dopo la convalida, da parte del gip del sequestro preventivo d'urgenza del denaro, l'indagato, attraverso il proprio legale, aveva avanzato all'autorità giudiziaria una richiesta di riesame del decreto di convalida, chiedendone l'annullamento e chiedendo la restituzione della somma. Richiesta che è stata rigettata.
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Il Gazzettino