Prima ristrutturava le case, poi le svaligiava: artigiano nei guai

Parte della refurtiva trovata nel garage a Passo di Riva
VICENZA - Era un uomo di grande fiducia, perchè a lui, professione artigiano "tuttofare", residente a Rosà anche se da qualche tempo domiciliato a...

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VICENZA - Era un uomo di grande fiducia, perchè a lui, professione artigiano "tuttofare", residente a Rosà anche se da qualche tempo domiciliato a Passo di Riva, frazione di Dueville, i proprietari consegnavano le chiavi perchè potesse procedere con lavori di ristrutturazione della casa o dell'appartamento. Ma lui quella fiducia l'ha tradita, visto che ha letteralmente svaligiato almeno sette abitazioni - a Vicenza, Rosà, Dueville e anche una seconda casa al mare, a Bibione, nel Veneziano - anche se le forze dell'ordine non escludono che gli episodi di furto (quelli ricostruiti sono avvenuti dalla primavera 2016 al luglio 2017) possano essere di più e per questo hanno reso noto la notizia.  


A finire nei guai Stefano Gerolimetto, 42 anni, già noto alle forze d'ordine per altri reati, che dovrà ora rispondere dell'accusa di furto in abitazione, aggravato dall'abuso di prestazione d'opera: nei suoi confronti è scattata la misura cautelare che lo obbliga a non uscire, neanche per lavoro, dal comune di Dueville, proprio per evitare possa ripetere il reato. La lunga indagine è stata condotta dalla Squadra mobile di Vicenza che si è messa in moto dopo la denuncia presentata dai proprietari dopo un doppio furto in altrettante mansarde in via Martiri di Belfiore a Vicenza.


Secondo quanto emerso l'artigiano aveva simulato il furto nella casa dove stava effettuando i lavori, dicendo che gli erano stati sottratti anche i suoi attrezzi da lavoro. Moltissima la merce rinvenuta e in parte restituita ai proprietari, per un valore complessivo di alcune decine di migliaia di euro, in un garage di sua proprietà a Passo di Riva: tra i pezzi più pregiati mobili antichi, un tappeto persiano, un impianto stereo dotato di casse acustiche, ma anche pc portatili, cellulari, macchine fotografiche, materiale prelevato dalle cucine (set di coltelli, pentole, bicchieri e caffettiere) e oggetti di bigiotteria. In alcuni casi lo stesso aveva rubato anche dei sanitari che poi aveva montato in altre case. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino