Presidio fisso a Campo Marzo: 3 denunce e 66 multe in pochi giorni

Il presidio della polizia locale a Campo Marzo
VICENZA - E' positivo il primo bilancio del presidio in Campo Marzo da parte della polizia locale di Vicenza: nei primi 11 giorni dall’attivazione in via...

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VICENZA - E' positivo il primo bilancio del presidio in Campo Marzo da parte della polizia locale di Vicenza: nei primi 11 giorni dall’attivazione in via sperimentale - che proseguirà per tre settimane - tre persone sono state denunciate (due per rifiuto a declinare le generalità e una per resistenza a pubblico ufficiale), mentre sono state staccate 62 multe (sulle 66 persone controllate) da parte della dalla pattuglia fissa, la cui presenza si aggiunge alle altre forze dell'ordine esistenti, in particolare Polizia di Stato ed Esercito. Duranti i pattugliamenti sono state rinvenute 7 confezioni di marijuana.


Le ultime cinque sanzioni sono state inflitte ieri pomeriggio ad altrettanti cittadini, tutti per consumo di bevande alcoliche in area pubblica. Verso le 15.30, in collaborazione con i colleghi addetti alla visione delle immagini trasmesse al comando di contra’ Soccorso Soccorsetto dalle telecamere che sorvegliano il "polmone verde", la pattuglia in servizio ha comminato il primo verbale da 50 euro a carico di un cittadino romeno. E subito dopo, vicino al parco giochi, a carico di quattro stranieri di origine africana.

In loro compagnia c’era un altro uomo, che, in quanto privo di documenti, è stato accompagnato al comando per l’identificazione con fotosegnalamento. Si tratta di un nigeriano di 24 anni senza fissa dimora in Italia, ma - come emerso dai controlli effettuati con gli uffici della questura - titolato alla permanenza sul territorio nazionale in quanto in attesa dell’udienza di convalida o meno del ricorso presentato contro il diniego alla richiesta di asilo politico.


«Si tratta di numeri - il commento del sindaco Francesco Rucco - che dimostrano l'utilità del presidio e l'attenzione dei nostri agenti che, in stretta collaborazione con tutte le forze dell'ordine impegnate a Campo Marzo, stanno lavorando per permettere a noi vicentini e alle nostre famiglie di tornare a vivere con serenità un luogo a noi caro. Fa parte della nostra tradizione festeggiare la "Festa dei Oto" a Campo a Marzo, lo facevamo quando eravamo bambini e vogliamo continuare a farlo con i nostri figli. Ma il lavoro è ancora lungo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino