VICENZA - Si sono aggravate le condizioni di Gianluca Fanesi, il tifoso 45enne della Sambenedettese, residente nell'Ascolano, sposato e padre di due figli piccoli,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sulla vicenda sono in corso gli accertamenti da parte della Digos della Questura berica. Le testimonianze messe a verbale (rese nota alla stampa nella stessa serata della domenica della gara) sarebbero compatibili con la ricostruzione fatta e resa nota alla stampa dalla Polizia nella stessa domenica della partita: Fanesi, sceso dal pulmino assieme ad altri tifosi ospiti per aggredire alcuni supporter vicentini a Campo de Nane, a 500 metri dallo stadio, sarebbe scivolato mentre cercava di scappare dalla Polizia, che si era messa in mezzo per evitare lo scontro tra le opposte tifoserie, e avrebbe battuto violentemente la testa contro la cancellata di un’abitazione. Era stato poi trasportato in ambulanza al San Bortolo, ma non sembrava in pericolo di vita.
Per fare chiarezza sulla vicenda sono intervenuti oggi anche gli ultras del Vicenza. Ecco il comunicato della Curva Sud biancorossa, rivolta a tutti i vicentini, tifosi e non: «Gentili concittadini, la sera del 5 novembre, subito dopo la partita di calcio Vicenza-Sambenedettese, in prossimità delle vostre abitazioni, si è verificato un qualcosa di grave. Parliamo ancora di "un qualcosa" perché non è semplice ricostruire le dinamiche che fanno sì che, dopo dieci giorni, Luca Fanesi sia ancora in stato di incoscienza su un lettino di ospedale nel reparto di rianimazione di San Bortolo dopo aver riportato alcune sospette fratture alla parte posteriore del cranio ed aver subito un delicatissimo intervento nel pomeriggio di sabato. Come vostri conterranei lanciamo un appello a voi tutti affinché la verità possa emergere tramite un qualsiasi fotogramma, un video o anche solo un frammento catturato con un dispositivo mobile come già alcuni di voi hanno recentemente fatto. Il materiale vi chiediamo di mandarlo al fratello maggiore di Luca, Massimiliano (la mail è forzalucasamb@libero.it), che sta vivendo insieme alla moglie, i due figli, la madre, il fratello minore, parenti e amici tutti una lotta di amore e verità con profonda dignità e speranza».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino