Blitz antidegrado, 13 allontanati. Il sindaco Rucco: «Basta bivacchi»

Un'immagine del blitz di oggi: a sinistra il sindaco Rucco
VICENZA - Tredici persone (di cui nove italiani e gli altri stranieri) controllate, sanzionate e fatte allontanare rappresenta il bilancio di un blitz antidegrado messo in...

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VICENZA - Tredici persone (di cui nove italiani e gli altri stranieri) controllate, sanzionate e fatte allontanare rappresenta il bilancio di un blitz antidegrado messo in atto questa mattina, tra le 7 e le 9, da due pattuglie della polizia locale, guidate dal comandante Cristiano Rosini, in quattro luoghi diversi della città. All'operazione hanno preso parte anche il sindaco Francesco Rucco e l'assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino. Tre di loro avevano bivaccato durante la notte davanti alla chiesa di Araceli Vecchia, una in viale Milano, sette sotto gli alberi di Campo Marzo, mentre due senza fissa dimora detenevano bevande alcoliche nell'area verde vicino a via Albinoni, nel quartiere di San Lazzaro.


«Queste persone devono aver ben chiaro - ha commentato al termine dell'intervento il sindaco Rucco – che l'amministrazione comunale non può più in alcun modo accettare il loro stile di vita. Ringrazio la polizia locale per la continua e pressante attività di controllo e di segnalazione degli irregolari, il più delle volte tossicodipendenti in balia degli spacciatori. Chiederò ad Aim Ambiente di intensificare gli interventi di pronta pulizia delle zone sporcato da chi ha scambiato i nostri parchi e monumenti per dei campeggi. Vicenza non può più tollerare i bivacchi a cielo aperto».

«A partire da settembre - ha aggiunto l'assessore Maino - ci incontreremo con cadenza bimestrale in via continuativa insieme a tutti i soggetti che si occupano di questo problema, in modo da tenerlo costantemente monitorato ed individuare per ciascun caso le azioni più efficaci. Del gruppo di lavoro faranno parte, oltre all'assessorato alla famiglia e alla comunità, le unità di strada, la Caritas, oltre alla polizia locale con la supervisione del sindaco».

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Il Gazzettino