Sei ragazzine e due amici imbrattano la Basilica, multate le famiglie Guarda com'è la città lordata

VICENZA - Sono tutti ragazzini, di età compresa tra 11 e i 14 anni, gli autori degli imbrattamenti alla Basilica Palladiana di Vicenza, nel lato di Corte dei Bissari,...

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VICENZA - Sono tutti ragazzini, di età compresa tra 11 e i 14 anni, gli autori degli imbrattamenti alla Basilica Palladiana di Vicenza, nel lato di Corte dei Bissari, avvenuti negli ultimi giorni di dicembre. Ad annunciare l'individuazione dei responsabili del gesto vandalico il sindaco del capoluogo, Achille Variati, spiegando che si tratta di cinque italiani e tre stranieri (originari dell'Europa dell'Est); sei su otto sono ragazzine. Tra di loro  tre sono di nazionalità straniera. Cinque sono risultati gli autori materiali del danneggiamento. Uno risulta aver imbrattato anche un altro muro cittadino. Cinque sono risultati gli autori materiali del danneggiamento. «Ragazzini, dovrebbero prenderli e far pulire a loro quelle schifezze» commenta un vicentino nel video che pubblichiamo nel quale si vedono gli angoli della città più lordati.

 
Ai vandali non è stato possibile arrivare subito attraverso le immagini della videosorveglianza (che nel frattempo erano state cancellate) ma solo grazie alle indagini della Polizia locale. L'amministrazione municipale ha confermato la linea dura: tutti gli autori dei danneggiamenti saranno segnalati al Tribunale dei minori di Venezia, mentre ogni famiglia dovrà pagare una sanzione di 500 euro. Una famiglia dovrà sborsare 1000 euro in quanto il figlio si era reso protagonista anche di un altro episodio di danneggiamento, sempre in città. «Voglio incontrare i genitori - ha detto Variati, che nelle settimane scorse aveva annunciato l'intenzione del Comune di costituirsi parte civile - qui c'è un grosso problema educativo».

I luoghi del degrado "grafico"

«Avevamo detto che non stavamo scherzando e lo stiamo dimostrando. Chi imbratta i muri della nostra città sappia che le forze dell'ordine hanno mandato di smascherare i responsabili non solo con le telecamere, ma anche con una specifica attività di intelligence». Questa la premessa del sindaco di Vicenza Achille Variati all'annuncio, dato alla presenza dell'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi e del comandante della polizia locale Cristiano Rosini, dell'individuazione dei giovanissimi responsabili delle scritte vandaliche apparse sui muri della Basilica palladiana il 29 dicembre scorso. «Spiace - ha aggiunto il sindaco Variati - scoprire che si tratta di ragazzini giovanissimi. Il loro gesto è frutto di un difetto educativo di cui molti si devono far carico, in primis le famiglie, ma poi anche la scuola. Alcuni genitori hanno chiesto di incontrarmi. Saranno importanti le scuse alla città, ma anche capire come agire dal punto di vista educativo». Non ripresi dalle telecamere mobili che vigilano su quell'area, i ragazzini sono stati comunque individuati grazie ad indagini congiunte degli agenti di polizia giudiziaria della polizia locale e della polizia di Stato che si sono avvalsi anche di indizi raccolti sui social network.


«Sottolineo la grande professionalità raggiunta dalla polizia locale - ha aggiunto l'assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi - perché queste sono indagini non semplici che richiedono personale appositamente formato. Questo era e resta uno dei punti più qualificanti del programma della Giunta». Gli atti dell'indagine sono stati inoltrati al Tribunale per i minorenni di Venezia, in quanto i ragazzini si sono macchiati di un reato di tipo penale, commesso su un bene di interesse storico e artistico. Con l'occasione il sindaco ha ricordato che il Comune si costituirà parte civile per danno all'immagine della città nei confronti dei quattro giovani dai 20 e i 22 anni che la polizia di Stato ha denunciato la notte del 5 gennaio per le scritte vandaliche di stradella delle Beccariette. A loro sono state contestate anche analoghe scritte apparse in contrà San Marcello e in contrà Cantarane. Nel frattempo l'ufficio muri puliti istituito dal Comune si è attivato sia per procedere alla pulizia dei muri della Basilica, che essendo un bene vincolato necessita di un'autorizzazione della Soprintendenza, sia per concordare con i proprietari gli interventi di ripristino sui muri privati. Buone notizie sono state date anche in merito al danneggiamento dell'affresco del '300 della chiesa di San Lorenzo, avvenuto quest'estate: il ritardo nell'intervento di pulizia è stato generato dalla gara di solidarietà scattata per assicurare al monumento un restauro gratuito che sarà realizzato a breve
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Il Gazzettino