Ennesimo furto, il barista: «Mollo tutto». Ma ora è nei guai: è stato lui

L'Eternety Lounge Bar a Vicenza
VICENZA - Il super colpo, avvenuto nella notte tra l'1 e il 2 luglio all'Eternity Lounge Bar, in corso Fogazzaro, nel centro storico di Vicenza, aveva destato scalpore....

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VICENZA - Il super colpo, avvenuto nella notte tra l'1 e il 2 luglio all'Eternity Lounge Bar, in corso Fogazzaro, nel centro storico di Vicenza, aveva destato scalpore. Non solo per l'ingente bottino (tra i 20 e i 25 mila euro) ma perchè all'indomani il proprietario, Franco Torsello, 23 anni, si era detto esasperato, al punto da voler vendere il locale. «Non ne posso più, non mi resta altro che cedere il bar. Questo dovrebbe essere un'area tranquilla e protetta, invece non ci sono nè controlli nè telecamere», il suo sfogo a caldo.


A distanza di qualche settimana Torsello, con precedenti penali alle spalle, è finito nei guai, assieme a due amici, entrambi residenti in un comune a nord di Vicenza, P.M., 26 anni, italiano, incensurato e l'albanese K.A., 39enne. E' stato lo stesso terzetto, secondo le indagini della Squadra mobile di Vicenza, a compiere il furto, probabilmente in due notti diverse. Torsello, che in parte ha ammesso le proprie responsabilità, dovrà rispondere di simulazione di reato e di appropriazione indebita aggravata, reato quest'ultimo del quale dovranno rispondere i due amici.

L'appropriazione indebita, anche a carico del Torsello, è motivata dal fatto che tutti i beni - un televisore a schermo piatto da 32 pollici, due casse stereo, una macchina per il caffé professionale, un impianto per bibite alla spina, una lavastoviglie, una macchina per la produzione del ghiaccio - erano in comodato d'uso e di proprietà di una società, i cui titolari hanno presentato denuncia. Parte del materiale è stato rinvenuto in un garage di proprietà di P.M. mentre il televisore risulterebbe (le indagini devono essere approfondite) a casa di un familiare del Torsello.

La brillante attività investigativa della Squadra mobile berica, che già ha iniziato ad avere dubbi al momento della denuncia, ha consentito di individuare il furgone, di proprietà di P.M., nella notte tra l'1 e il 2, grazie alle immagini della videosorveglianza della Ztl posta nel centro storico. Altre indagini avevano fatto emergere che Torsello era in difficoltà economiche, al punto che da 3-4 mesi non pagava l'affitto del locale.

 

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Il Gazzettino