Rapinò automobilista, arrestato: 14 anni fa aveva commesso omicidio

VICENZA - Nella notte tra il 14 e il 15 maggio scorso, aveva fermato una macchina con due giovani in viale San Lazzaro a Vicenza, presentandosi come agente delle forze...

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VICENZA - Nella notte tra il 14 e il 15 maggio scorso, aveva fermato una macchina con due giovani in viale San Lazzaro a Vicenza, presentandosi come agente delle forze dell’ordine impegnato in un servizio antidroga. Dotato di un berrettino grigio e di una ricetrasmittente aveva simulato una perquisizione riuscendo a sottrarre denaro contante, pari a 100 euro, ad una delle vittime, un ventenne residente nell'hinterland della città. Infine aveva pure puntato contro di loro una pistola poi rivelatasi essere falsa. Insospettiti dalle modalità anomale del controllo, i malcapitati avevano poi fatto denuncia, presentandosi la stessa notte in Questura.

Grazie all’attività di indagine della Polizia di Stato, segnatamente dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico e della Squadra Mobile (in particolare della sezione reati contro il patrimonio), che hanno visionato anche le immagini della videosorveglianza, il finto agente è stato arrestato nella serata di ieri, con l'accusa di rapina aggravata, possesso di armi e utilizzo di abbigliamento in dotazione alle forze dell'ordine: si tratta di Fabio Zanni, 41 anni, residente a Montecchio Maggiore, ora rinchiuso nella casa circondariale San Pio X. Nella sua abitazione, dove è stata compiuta una perquisizione urgente, è stato rinvenuto il berrettino, la pistola falsa e la ricetrasmittente.


L'uomo, pregiudicato, è un personaggio noto alla cronaca nera vicentina. Nel 2003 fu ritenuto responsabile dell'omicidio di Lino Tescaro, per una vicenda legata al mondo della droga. Si trattò di un episodio efferato, visto che la vittima fu trovata all'interno di un'auto bruciata sulle colline tra Montecchio Maggiore e Brendola, dopo che era stato simulato un incidente stradale. Zanni ha scontato molti anni di carcere e attualmente era in prova ai servizi sociali, dove svolgeva un lavoro nelle ore mattutine. A Zanni viene contestato l'episodio di un mese fa, ma gli agenti ritengono che possa avere rapinato altri automobilisti (almeno altri due casi) con la stessa procedura. Indagini in corso.
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Il Gazzettino