Respinto ricorso enti locali contro la derivazione d'acqua sul Brenta

Valbrenta. Pian dei Zocchi dove dovrebbe sorgere nuova derivazione d'acqua sul Brenta
VALBRENTA - Via libera ad una nuova derivazione d’acqua sul Brenta. Il Tribunale Superiore per le acque pubbliche di Roma ha respinto il ricorso presentato dall’Unione...

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VALBRENTA - Via libera ad una nuova derivazione d’acqua sul Brenta. Il Tribunale Superiore per le acque pubbliche di Roma ha respinto il ricorso presentato dall’Unione Montana Valbrenta e dai comuni di San Nazario e Valstagna, per l’annullamento del decreto del direttore della Sezione Bacino Idrografico Brenta Bacchiglione-Sezione di Vicenza, che concede per 30 anni alla ditta Claudio Crestani, di Bassano, il diritto di derivare dal fiume Brenta, in comune di San Nazario, moduli medi 140 (14.000 l/sec) e massimi 160 (16.000 l/sec) d’acqua ad uso idroelettrico per produrre, sul salto di 5,94 m, la potenza nominale media di 815,80 kw.


Le contestazioni sulla procedura, l’istruttoria e le motivazioni ambientali presentate contro una nuova derivazione in un’area fluviale del Brenta, che ha sempre rappresentato una componente fondamentale delle tradizionali attività locali, diventando negli ultimi tempi il fulcro di una innovativa proposta, con cospicui investimenti da parte delle amministrazioni locali, per uno sviluppo eco-compatibile del territorio, non sono state ritenute meritevoli di essere prese in considerazione e quindi il ricorso è stato respinto.

La sentenza del Tribunale Superiore per le acque pubbliche di Roma dovrebbe quindi mettere un nuovo paletto, forse definitivo, ma visti i precedenti il condizionale è d’obbligo, alla lunga storia, iniziata oltre 20 anni fa, della nuova derivazione d’acqua dal fiume Brenta, che ha innescato nel tempo manifestazioni, dibattiti, prese di posizione da parte di associazioni sportive e pescatori, raccolte di firme, sentenze, ricorsi e nuove sentenze.
 «Prendiamo atto che non ci saranno problemi per quanto riguarda la flora e la fauna ittica - ha commentato il sindaco di Valstagna, Carlo Perli, - ma è evidente che nell’area delle cascate di San Gaetano saranno compromesse e penalizzate le attività legate agli sport fluviali.»

Perplessità anche dal sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri, dove dovrebbe essere realizzata la nuova derivazione. «L’esito della sentenza ed eventuali provvedimenti conseguenti saranno oggetto della prossima riunione di giunta dell’Unione Montana Valbrenta.» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino