VICENZA - Non ci sarà obbligo di fedeltà, bensì di assistenza morale e materiale, coabitazione e contribuzione economica. Saranno due coppie di uomini a...
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I riti saranno ammessi nella sala degli Stucchi di palazzo Trissino, nella terrazza e nella domus della basilica palladiana, alla sala dello Zodiaco del Chiericati, al giardino e l'odeo dell'Olimpico e all'auditorium di villa Guiccioli. «E' un traguardo importante che consente alle persone dello stesso sesso di regolamentare la relazione affettiva - commenta l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti - Si potranno sposare qui anche i cittadini stranieri».
I futuri coniugi, alla presenza di due testimoni e dell'ufficiale di stato civile, avranno la facoltà di indicare un cognome comune, da aggiungere a quello dell'altra parte. Inoltre potranno dichiarare il regime patrimoniale, cioè separazione o comunione dei beni. Quest'ultima scatterà in assenza di indicazione. In caso di rottura, servirà la dichiarazione, sempre davanti all'ufficiale, di scioglimento del vincolo. «E' un momento storico - sottolinea Everardo Dal Maso, consigliere comunale delegato alle pari opportunità -. Con l'unione civile la coppia acquisisce gli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali che si sposano civilmente, con alcune differenze. Vicenza apre le porte a tutti coloro che vogliono sancire la loro unione, anche se non residenti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino