Una mostra nel centenario del fondatore della Caritas, Giovanni Nervo

Valbrenta Mons Giovanni Nervo
VALBRENTA. Nel centenario della nascita di mons. Giovanni Nervo, fondatore della Caritas, il suo paese d’origine, Solagna, gli dedica una mostra fotografica. Con...

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VALBRENTA. Nel centenario della nascita di mons. Giovanni Nervo, fondatore della Caritas, il suo paese d’origine, Solagna, gli dedica una mostra fotografica. Con l’intera Valbrenta costretta al profugato dopo la disfatta di Caporetto, anche mons. Nervo, come tanti valligiani, nacque profugo giusto cent'anni fa, a Codogno, dove la gente di Solagna era stata esiliata per allontanarla dai bombardamenti e dalla guerra. I 95 anni di vita di mons. Nervo sono costellati di avvenimenti storici che hanno messo in evidenza le sue doti in campo umanitario e sociale. Ha scelto di stare dalla parte dei partigiani durante la Resistenza, si è messo in ascolto degli operai e delle loro necessità, ha creato una scuola per assistenti sociali nel dopoguerra, fino ad essere incaricato da papa Paolo VI ad organizzare la Caritas per aiutare la chiesa ad essere a servizio degli ultimi. Don Giovanni Nervo ha dato vita anche alla Fondazione Zancan, un centro studi di carattere sociale e politico. Sono solo alcuni dei motivi per cui nella biblioteca civica di Solagna gli è stata dedicata la mostra fotografica «Germogli di carità e giustizia» dall'8 al 16 dicembre (la sua data di nascita cade proprio il 13 dicembre). Le foto provengono dall'archivio personale del prelato, attraverso le quali vengono evidenziati alcuni tratti del suo temperamento: l'essenzialità, l'entusiasmo sereno ma soprattutto la sua passione per i poveri, gli ultimi, gli emarginati.

Fine settimana a Solagna anche con l’ultimo appuntamento tradizionale-storico-religioso della Valbrenta. Giovedì 6 il Coro Giovani Voci Bassano presenta «In nome di Maria», nella chiesa di S.Giustina; venerdì 7, accensione delle luci del grande cedro e incontro con le associazioni; sabato 8, ‘Sagra della Madonna Freda’ con la storica processione, la rappresentazione teatrale dell’antica tradizione di «Piantar tabacco, le stagioni, la miseria, il contrabbando», mentre per le vie del paese saranno allestiti banchetti di mandorlato e prodotti artigianali locali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino