Unica lista con Pellizzari: obiettivo quorum ma 1 elettore su 3 è migrato Chiamata alle urne dei 521 residenti

I componenti la lista "Insieme per Rotzo"
ROTZO - Il più piccolo comune dell’Altopiano di Asiago è tra quelli chiamati, domenica 5 giugno, alle elezioni amministrative. C’è una sola lista...

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ROTZO - Il più piccolo comune dell’Altopiano di Asiago è tra quelli chiamati, domenica 5 giugno, alle elezioni amministrative. C’è una sola lista in corsa che candida sindaco Aldo Pellizzari, 46 anni, vice di Lucio Spagnolo nell’amministrazione uscente. Un progetto, quello della lista Insieme per Rotzo, all’insegna della continuità.


«Il nostro primo impegno – spiega Pellizzari – sarà quello di portare avanti il lavoro svolto in questi cinque anni che si sviluppa su due fronti: da una parte la sistemazione delle problematiche legate a delle cause legali ereditate dalle precedenti amministrazioni, dall’altra il lavorare sui Fondi Odi e le progettazioni ad essi legate».

Per quanto riguarda le linee fondamentali del programma: «Daremo tantissima importanza alla possibile collaborazione con l’Unione Montana e con gli altri Comuni. - dice il candidato sindaco - In primo piano i concetti di Comunità e Territorio, che indicano rispettivamente la necessita di coinvolgere sempre di più e più possibile i cittadini, perché la cittadinanza sia più sensibilizzata a capire che tutto ciò che è collettivo va gestito in collettività, come la scuola, la sanità e anche i problemi pratici, per recuperare questi valori. E il territorio, il fatto che viviamo a mio parere nel più bel posto del mondo. Tante volte si scoprono piccole cose, piccoli scorci, che la maggior parte della gente non conosce e vanno quindi valorizzati con conseguenze benefiche anche per il turismo».

Gli altri candidati della lista Insieme per Rotzo sono Massimiliano Pretto, ingegnere civile; Caterina Zancanaro, libera professionista; Giorgio Dal Pozzo, falegname; Nicola Slaviero, impiegato tecnico; Andrea Costa, falegname; Luciano Caldognetto, collaboratore familiare; Aldo Sacco Comis Dell’Oste, operaio dei servizi forestali; Claudio Spagnolo, odontotecnico e Andrea Slaviero, operaio. Con un’unica lista candidata, ci si trova di fronte ad una situazione molto simile a quella di Lusiana alle elezioni amministrative 2014: per raggiungere il quorum, necessario per la validità delle votazioni, dovrà votare almeno il 50% + 1 degli aventi diritto che a Rotzo sono 786 di cui 265 sono però residenti all’estero e dunque, di fatto, non voteranno. Perché si raggiunga il quorum dovrà perciò recarsi alle urne il 76% dei 521 elettori residenti a Rotzo.

«L’eventualità di un commissariamento, - spiega il candidato sindaco, Aldo Pellizzari - sarebbe un grosso problema, oltre a creare delle difficoltà di per se, rischia di lasciar fuori Rotzo da progetti importanti e vitali come per esempio quello delle aree interne. “Il paese si bloccherebbe dal punto di vista evolutivo, ma anche dal punto di vista della rappresentanza all’interno dell’Unione Montana, mettendo in difficoltà anche gli altri».


Il ruolo prezioso che Rotzo ha svolto con Lucio Spagnolo nelle questioni che riguardano in generale l’intero territorio altopianese e nei rapporti con gli altri comuni del vicentino è testimoniato dai messaggi che in queste ore arrivano al sindaco uscente da parte di altri amministratori che con lui hanno avuto modo di collaborare. Scrive ad esempio Luca Ferazzoli, sindaco di Cismon e presidente dell’Unione montana Valbrenta: “Voglio ringraziare Spagnolo perché è sempre stato un punto di riferimento, una persona cui fare una telefonata nei momenti di difficoltà. Ricordo con intensità il grande lavoro svolto nel periodo di trasformazione delle Comunità montane e le grandi lotte a Verona per i fondi dei Comuni di Confine”. Sintetica ed emblematica, che ben descrive il suo stile di questi anni, la risposta di Spagnolo: “Non ho insegnato niente a nessuno. Ho condiviso con voi per il bene della nostra bella gente”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino