Commerciante di uccelli protetti con le mani nel sacco: aveva 3500 capi

Una beccaccia
ALTO VICENTINO - Dopo notizie su un illecito commercio di fauna selvatica nella zona di Schio, gli agenti della polizia provinciale del distaccamento di Thiene si sono messi sulle...

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ALTO VICENTINO - Dopo notizie su un illecito commercio di fauna selvatica nella zona di Schio, gli agenti della polizia provinciale del distaccamento di Thiene si sono messi sulle tracce del commerciante abusivo. Hanno contribuito alle indagini anche i componenti del nucleo polizia giudiziaria della polizia stradale di Vicenza. Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti in abiti civili gli agenti provinciali hanno scoperto un probabile magazzino, usato dal commerciante abusivo per tenere le "prede" pronte a finire sui fornelli, situato in un casolare disabitato in aperta campagna nella zona di Schio. Gli appostamenti hanno permesso di capire che vi era un'attività piuttosto sostenuta intorno al casolare, così la polizia provinciale ha deciso di coinvolgere anche la polizia locale prendendo accordi con il comandante Giovanni Scarpellini, responsabile del Consorzio Nevi di Thiene e del Consorzio di polizia locale di Schio, per organizzare un servizio congiunto e bloccare il commerciante mentre trasportava fauna in macchina.


Così è stato: mentre gli agenti di palazzo Nievo si appostavano nei pressi del magazzino, quelli della municipale di Schio e Thiene si disponevano a intercettare e fermare il commerciante, L.B. di Schio, rappresentate di una nota marca di saldatrici. L’uomo ha prelevato dal magazzino una cinquantina di beccacce e oltre cinquecento passeri (specie protetta) e si è poi allontanato in macchina. La polizia locale, avvisata dai colleghi provinciali, lo ha fermato costatando il trasporto della merce di cui è vietata la detenzione ed il commercio.


Subito dopo gli agenti hanno eseguto una perquisizione in flagranza di reato nel casolare nel quale hanno rinvenuto una grossa quantità di fauna particolarmente protetta: storni, fringuelli, pettirossi, cardellini, capinere, pernici rosse, cinciallegre, frosoni, ballerine bianche tortora dal collare, passeri, ciuffolotti, cutrettole, martin pescatore, averla, picchi muratori, verzellini, pivieri dorati, codibugnoli, alzavole, colombacci, beccaccini, strillozzi, codirossi, calandre, tottaville, zigoli muciatti, passere scopaiole, zigoli gialli, luì, verdoni, piro piro, fanelli, cinciarelle, picchio rosso minore, pispole, tordi, beccacce, allodole, pavoncelle, frullini. Per un totale di oltre tremilacinquecento capi, probabilmente destinati a finire su tavole private o di ristoranti e trattorie. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino