ROSA’ - L’attenzione alle trappole cui si può incappare su Facebook non è mai abbastanza. Le persone con profili falsi che frequentano il social network...
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Per scovare la truffa, l’Arma di Rosà ha messo in atto un’azione complessa ma molto efficace, servendosi sempre delle nuove tecnologie: dopo una serie di contatti e contrattazioni tramite Messenger e Whatsapp, ha concordato il prezzo con il falso venditore per un prodotto ed inviato le coordinate Postepay per l’importo pattuito. Al momento del pagamento, il torinese si è reso irreperibile ad ogni contatto, avvalendosi sia della falsa identità su Facebook, sia del fatto che né Postepay né il numero di cellulare Whatsapp fossero intestati a lui in prima persona, bensì ad alcune sue ex compagne. I Carabinieri però, esaminando le risultanze delle analisi informatiche e telefoniche effettuate, sono riusciti ad identificarlo e a scoprire anche un altro profilo Facebook artefatto, tale “Marco Furios”, con il quale O.D. applicava la stessa tattica truffaldina. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino