Rogo di solventi alla conceria Basmar, nube su Arzignano: controlli Arpav 3 infortunati, pompieri con 7 squadre

Rogo di solventi alla conceria Basmar, nube su Arzignano: controlli Arpav 3 infortunati, pompieri con 7 squadre
TRISSINO - Un incendio di vaste dimensioni è scoppiato questa mattina, poco prima delle 9, in una conceria di Trissino, la Basmar, in via Stazione 84, che fa capo al...

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TRISSINO - Un incendio di vaste dimensioni è scoppiato questa mattina, poco prima delle 9, in una conceria di Trissino, la Basmar, in via Stazione 84, che fa capo al Rino Mastrotto Group. L'allarme è stato immediato e sul posto si sono dirottati i vigili del fuoco di Vicenza (anche con l'autoscala), Arzignano e Schio, con i volontari di Thiene. Attualmente sul posto stanno lavorando sette squadre,  7 automezzi antincendio tra cui 4 autobotti e ventidue operatori, ma non è escluso che vengano richiesti ulteriori rinforzi.


Pompieri accorsi da tre caserme
Due operai sono rimasti infortunati e portati in ospedale a Valdagno per controlli medici: secondo i primi accertamenti avrebbero riportato ustioni, ma le loro condizioni non sono preoccupanti. Un terzo operaio è stato medicato sul posto dai sanitari, ma non è stato necessario il suo ricovero.

Sul posto, oltre ai carabinieri della stazione di Trissino, sono arrivati anche i tecnici Arpav, per capire se possa esserci un rischio inquinamento. L'Arpav ha poi comunicato che, dalle prime informazioni, l'evento si è innescato nel reparto spruzzatura della conceria, interessando una zona con presenza di sostanze infiammabili, in particolare solventi. I tecnici del Dipartimento Arpav di Vicenza, verificato che la nube di fumo puntava verso l'abitato di Arzignano e in particolare verso la zona di San Zeno, hanno prontamente eseguito un campionamento di aria nella zona di maggior ricaduta tramite canister.


Poiché le acque di spegnimento dell'incendio, contenenti i prodotti chimici e i residui della combustione, confluivano inizialmente verso il torrente Poscola, i tecnici hanno proceduto a creare una barriera fisica per impedire la confluenza dei reflui al corpo recettore, a bloccare a monte il flusso del torrente e a trasferire i reflui, tramite pompa e autobotte, alle vasche del depuratore aziendale per il successivo trattamento. A San Zeno di Arzignano è stato eseguito un campionamento del refluo presente in alveo. I campioni sono stati inviati ai laboratori Arpav di Venezia e di Verona per le analisi.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino