Giustizia Bassano, cause a Vicenza Zaia: «Il tribunale non si tocca»

Ex tribunale di Bassano
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BASSANO - «Il tribunale di Bassano è la nostra linea del Piave rispetto alla quale non arretriamo di un centimetro e non si tocca. Prima, chi di dovere mantenga le  promesse sulle nostre richieste formali di creare il tribunale della Pedemontana, l'ottavo tribunale del Veneto». Questo il commento lapidario del presidente della Regione Veneto Luca Zaia alla notizia, data ieri a Bassano dal presidente del tribunale di Vicenza Alberto Rizzo, del trasferimento nel capoluogo berico di tutte le cause civili pendenti a Bassano.


«Se ciò accadesse - incalza il governatore - saremmo di fronte all'ennesimo schiaffo al bisogno di giustizia di migliaia e migliaia di imprese e cittadini, ma anche al mancato rispetto di impegni solennemente presi per dare, con il tribunale della Pedemontana, un futuro di efficienza alla gestione della giustizia di una delle aree del Veneto più popolate di cittadini e di imprese».

«In questo senso - aggiunge - non ci sono solo promesse da mantenere, ma anche atti formali inequivoci e univoci: più di 75 firme di altrettanti sindaci del Veneto centrale per il progetto del tribunale della Pedemontana; una delibera ufficiale della Giunta regionale assunta il 4 agosto 2015; il voto favorevole al progetto dei consigli provinciali di Vicenza, Padova e Treviso nel 2015; la risoluzione del Consiglio regionale n. 7 approvata il 13 gennaio 2016 che sancisce l'adesione del Veneto al progetto di istituzione della nuova circoscrizione del tribunale della Pedemontana Veneta, inviata al presidente della Repubblica, alle Camere e al ministro della giustizia. Sono incredulo - conclude Zaia - ma combattivo come prima e più di prima».


Più mite la posizione da parte del Partito Democratico: «Il lavoro che il presidente Rizzo sta portando avanti per garantire una maggiore efficienza alla giustizia nel vicentino è encomiabile. La decisione – sottolinea la senatrice Rosanna Filippin - di spostare le cause del civile a Vicenza è comprensibile e giustificata dai numeri. Potenziare il giudice di pace e avviare lo sportello di prossimità sono invece scelte concrete per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Se da un lato dobbiamo portare avanti la richiesta del tribunale della Pedemontana, dall’altro dobbiamo anche lavorare per mettere in campo azioni e misure che consentano di migliorare il sistema nel quale oggi imprese e cittadini si muovono ogni giorno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino