Sui treni per Venezia troppi disguidi 11 sindaci danno l'altolà a Ferrovie

Sui treni per Venezia troppi disguidi 11 sindaci danno l'altolà a Ferrovie
BASSANO - Ancora disagi e disguidi sulla linea ferroviaria Bassano Venezia, proprio ora che è stata istituita una sorta di "metropolitana di superficie" con orari...

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BASSANO - Ancora disagi e disguidi sulla linea ferroviaria Bassano Venezia, proprio ora che è stata istituita una sorta di "metropolitana di superficie" con orari più frequenti e nuovi treni. A Castelfranco Veneto i sindaci degli 11 Comuni della linea ferroviaria Bassano Venezia, si sono incontrati per discutere della situazione: i sindaci di Bassano, Cassola, Castello di Godego, Castelfraco Veneto, Resana, Piombino Dese, Tre Baseleghe, Noale, Salzano, Martellago e Spinea sono tutti concordi nel ribadire che non è più accettabile che la linea Bassano Venezia presenti continuamente situazioni di forte penalizzazione per i pendolari e per tutti i cittadini che scelgono il treno per muoversi. Si ritroveranno il 29 gennaio a Castefranco per definire proposte tecniche da presentare alla Regione Veneto da attuare  a breve, medio e lungo termine.


I sindaci sono convinti che solo la diretta partecipazione delle comunità locali possa contribuire a far svolgere alla linea Bassano Venezia il ruolo fondamentale assegnatole dal sistema regionale ferroviario metropolitano, anche in considerazione dell’ampio bacino di utenza che gravita direttamente ed indirettamente sulle stazioni e le fermate della linea Bassano Venezia.

"E' la prima volta che noi sindaci dei comuni interessati alla tratta Bassano Venezia ci riuniamo per dare voce alle nostre comunità su questo tema - sottolinea Riccardo Poletto -. Faremo a breve delle proposte alla Regione e alle società che gestiscono una la rete e l'altra i treni. Vanno risolti i numerosi problemi della tratta, in maniera strutturale, e permettere alle ferrovie del Veneto di essere un servizio efficiente per tutti i cittadini, per migliorare l'utilizzo del mezzo pubblico rispetto all'auto privata". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino