Mercato del sesso, dati complessivi inquietanti e trans in crescita: 1 su 5

I palloncini lanciati in piazza dei Signori per sensibilizzare i vicentini al fenomeno dello sfruttamento
VICENZA - Sono sempre più giovani e provengono soprattutto dall'Europa dell'Est. Ma dal mercato del sesso di Vicenza emerge un altro fenomeno: la presenza di...

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VICENZA - Sono sempre più giovani e provengono soprattutto dall'Europa dell'Est. Ma dal mercato del sesso di Vicenza emerge un altro fenomeno: la presenza di transessuali. Fenomeno non nuovo ma in aumento. Una persona su 5 incontrate nel 2015 dall'unità di strada attivata dalla cooperativa sociale Equality per combattere lo sfruttamento è appunto transessuale, con un'età compresa tra i 25 e i 30 anni.


I Paesi di origine sono Brasile, Perù e Argentina, ovvero l'America latina. Sono allarmanti i dati relativi alla tratta di esseri umani. Come in altre città, anche nel capoluogo berico, nonostante divieti e multe, la prostituzione su strada e in casa è sempre molto diffusa. Lo confermano i numeri forniti dal comune in occasione della recente Giornata europea contro la tratta, che è possibile contrastare chiamando il numero verde 800290290 attivo 24 ore al giorno o aderendo allo slogan #liberailtuosogno.
 
L'anno scorso l'unità di strada, operativa di sera e di notte, ha incontrato oltre 250 persone, la maggior parte delle quali tra i 20 e 25 anni. Da gennaio a settembre 2016 quelle contattate sono state 220, in linea con le cifre del 2015. L'obiettivo è l'emersione dello sfruttamento, favorendo l'accesso alle strutture sanitarie e svolgendo attività di informazione. Ma c'è di più. «Siamo partner del progetto Network antitratta per il Veneto, finanziato dal dipartimento pari opportunità per 1 milione e 300 mila euro, a cui si aggiungono 140 mila stanziati da Regione e comuni veneti - ricorda l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala - Con autorità giudiziaria e polizia, direzioni del lavoro e azione sociale, consolidiamo un sistema integrato di emersione e assistenza delle vittime». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino