VICENZA - Si chiama salamandra pezzata. In questo periodo non è difficile incontrarla passeggiando nei boschi del Vicentino. Sui colli Berici è stata vista,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo i pesci gatto neri, le farfalle in fase di accoppiamento e i caprioli, ecco la salamandra. «Nel medioevo questo variopinto anfibio veniva ucciso in quanto si pensava fosse una creatura demoniaca in grado di resistere al fuoco - spiegano i responsabili del gruppo - I suoi colori vivaci dovrebbero segnalare la loro tossicità ad eventuali predatori. Tuttavia non sono tossiche se ingerite, ma secernono un liquido urticante dalle ghiandole parotidee».
Non è finita. Un giovane appassionato di natura ha individuato a Pianezze una fontana con le larve della stessa salamandra. Ma le pareti risultavano troppo alte per gli anfibi che, una volta raggiunto lo stadio finale della metamorfosi, non sarebbero state in grado di uscire. Così un volontario ha suggerito di applicare una corteggia che possa fungere da “scala di risalita”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino