VICENZA - «Ci sono almeno 100 denunce per truffa da parte di risparmiatori indotti a comprare azioni». Lo si è appreso dalla Procura di Vicenza dopo le perquisizioni partite...
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Ci sono - secondo il procuratore - almeno un centinaio di denunce di altrettanti risparmiatori. Tutti sarebbero stati indotti a sottoscrivere pacchetti di azioni della banca vicentina in occasione della richiesta di mutui o fidi, e tutti lamentano di essere stati indotti in errore. La procura berica, con i pm Salvadori e Pipeschi, è impegnata nell'esame di ogni singola posizione e nella individuazione dei dipendenti della banca, dei direttori e dei manager che avrebbero operato per ogni singolo caso. Bisognerà accertare quanta autonomia potessero avere le persone allo sportello o nell'ufficio delle singole filiali rispetto alle direttive che
arrivavano dal management dell'istituto. La truffa poi non può essere solo collegata alla perdita di valore dell'azione, ma deve essere dimostrata come serie di artifici e raggiri messi in atto scientemente per danneggiare i risparmiatori. Ed è questo quello che i magistrati stanno facendo, per ora senza che nessuno figuri nel registro degli indagati.
In Toscana nelle ultime ore numerose filiali della banca vicentina, l'istituto di credito più importante della provincia di Prato dopo che cinque anni fa ha acquisito la Cassa di risparmio di Prato, sono state perquisite dagli uomini della Guardia di Finanza in tutta la regione. L'inchiesta della Procura di Prato ipotizza il reato di estorsione da parte dei dirigenti della banca nei confronti di alcuni clienti imprenditori. In particolare, le denunce degli industriali alla procura riguarderebbero la modalità di vendita di azioni bancarie negli ultimi anni. L'inchiesta al momento vede indagati sette dirigenti.
Nelle filiali perquisite - cinque in città e altre cinque fuori da Prato (Montemurlo, Agliana, Altopascio, Pistoia e Lucca) - sono stati acquisiti documenti utili all'inchiesta. Il fascicolo è seguito dal procuratore Giuseppe Nicolosi e dal sostituto procuratore Laura Canovai. «Abbiamo offerto ed offriremo come sempre la nostra piena collaborazione alle indagini». Così la Banca popolare di Vicenza ha commentato la perquisizione della decina di sue sedi ad opera della guardia di finanza nel Pratese.
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Il Gazzettino