THIENE - L'Enpa lancia la protesta e gli amanti dei cani iniziano a farsi sentire. L'ordinanza "anti cani" del sindaco Casarotto non piace all'ente...
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La parte dell'ordinanza che ha fatto andare su tutte le furie l'Enpa e i proprietari dei cani è in particolare quella che obbliga i proprietari a portarsi dietro paletta e sacchetto per raccogliere le feci, e un contenitore d'acqua per "la diluizione delle deiezioni liquide", il tutto da mostrare agli organi di controllo; inoltre occorre "ridurre il più possibile il rischio che i cani possano lordare aree pubbliche, strade, marciapiedi, muri, giardini pubblici, mezzi di locomozione, ed è vietato "lasciare il cane vagare liberamente alla ricerca del luogo dove svolgere le proprie funzioni".
«L'ordinanza lascia stupiti e indignati - scrive Nadia Tedesco, che scrive anche al comune di Carrè -. Logico raccogliere e smaltire le feci che il cane "potrebbe" fare in luogo pubblico, mentre girare con cane, paletta, secchiello e tanica d'acqua è un po' ridicolo. Senza poi contare che gli umani sporcano e imbrattano molto più dei cani, anche facendosi il bidet nelle fontane all'aperto o pisciando in ogni angolo sui muri vicino ai bar, gettando cartacce, bottiglie ecc. Chi cerca di dare una casa e una vita dignitosa a tanti cani dovrebbe essere, se non premiato, almeno rispettato, e non assaito da diecimila divieti, ordinanze e discriminazioni varie». Insomma una battaglia a tutto campo a difesa dei "diritti" degli animali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino