«Vergogna l'ordinanza anti cani: così il sindaco dissuade dalle adozioni»

«Vergogna l'ordinanza anti cani: così il sindaco dissuade dalle adozioni»
THIENE - L'Enpa lancia la protesta e gli amanti dei cani iniziano a farsi sentire. L'ordinanza "anti cani" del sindaco Casarotto non piace all'ente...

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THIENE - L'Enpa lancia la protesta e gli amanti dei cani iniziano a farsi sentire. L'ordinanza "anti cani" del sindaco Casarotto non piace all'ente presieduto da Federica De Pretto, che ritiene il documento una vergogna, proprio nei giorniin cui si fanno vedere tanti canili ormai vuoti per l'opera di sensibilizzazione che fa adottare gli animali. «Noi svuotiamo i canili e loro fanno di tutto per mettere in difficoltà i proprietari di cani. Adesso basta!». La lettrice Nadia Tedesco accoglie l'appello dell'Enpa, che ritiene l'ordinanza «una vera e propria discriminazione alla libertà di movimento, penalizzante per i proprietari di cani, per gli stessi animali e per gli amanti degli animali in genere... Non solo Thiene è priva di servizi per gli animali, ma si negano ora anche i minimi diritti. Inoltre in questo modo - si legge riferito al sindaco di Thiene - lei sta dissuadendo le persone ad adottare cani dal canile. Per colpa di pochi, la stragrande maggioranza di proprietari con alto senso civico sono sottoposti a veri e propri controlli vessatori. Questo è inaccettabile».


La parte dell'ordinanza che ha fatto andare su tutte le furie l'Enpa e i proprietari dei cani è in particolare quella che obbliga i proprietari a portarsi dietro paletta e sacchetto per raccogliere le feci, e un contenitore d'acqua per "la diluizione delle deiezioni liquide", il tutto da mostrare agli organi di controllo; inoltre occorre "ridurre il più possibile il rischio che i cani possano lordare aree pubbliche, strade, marciapiedi, muri, giardini pubblici, mezzi di locomozione, ed è vietato "lasciare il cane vagare liberamente alla ricerca del luogo dove svolgere le proprie funzioni".


«L'ordinanza lascia stupiti e indignati - scrive Nadia Tedesco, che scrive anche al comune di Carrè -. Logico raccogliere e smaltire le feci che il cane "potrebbe" fare in luogo pubblico, mentre girare con cane, paletta, secchiello e tanica d'acqua è un po' ridicolo. Senza poi contare che gli umani sporcano e imbrattano molto più dei cani, anche facendosi il bidet nelle fontane all'aperto o pisciando in ogni angolo sui muri vicino ai bar, gettando cartacce, bottiglie ecc. Chi cerca di dare una casa e una vita dignitosa a tanti cani dovrebbe essere, se non premiato, almeno rispettato, e non assaito da diecimila divieti, ordinanze e discriminazioni varie». Insomma una battaglia a tutto campo a difesa dei "diritti" degli animali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino