Fu condannato a morte per l’Eccidio, ora premiato il partigiano Teppa

Valentino Teppa premiato dal prefetto Soldà e dall'assessore Donà
VICENZA/SCHIO – Un protagonista dell’Eccidio di Schio del 6-7 luglio 1945 ha ricevuto dallo Stato l’onorificenza “Medaglia della Liberazione”. Per il...

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VICENZA/SCHIO – Un protagonista dell’Eccidio di Schio del 6-7 luglio 1945 ha ricevuto dallo Stato l’onorificenza “Medaglia della Liberazione”. Per il 70. della fine della seconda guerra mondiale il ministero della Difesa ha istituito una nuova onorificenza dedicata agli eroi della Resistenza: la “Medaglia della Liberazione”. A palazzo Leoni Montanari il prefetto Eugenio Soldà ha convocato per premiarli 84 vicentini. Tra loro a spiccare è stato Valentino Bortoloso, legato a uno dei fatti più drammatici della storia di Schio: l’eccidio partigiano della notte tra il 6 e 7 luglio 1945 (a guerra finita) nelle allora carceri mandamentali e ora biblioteca civica Renato Bortoli.


Quella notte un commando partigiano penetrò arbitrariamente nelle carceri ammazzando con sventagliate di mitra 54 persone (14 donne e 7 minorenni) ree di essere fasciste o collegare al regime. Uno dei protagonisti del commando partigiano, ora unico vivente, è stato Valentino Bortoloso, 93 anni: Teppa il suo nome da partigiano, componente della brigata garibaldina “Martiri Valleogra”. È stata una figura discussa Valentino Bortoloso, condannato a morte dagli alleati per la partecipazione all’Eccidio, pena successivamente decaduta in successivi processi. Valentino Bortoloso ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del prefetto Eugenio Soldà e di Anna Donà, assessore allo sviluppo del Comune di Schio in rappresentanza del sindaco Valter Orsi.
 
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Il Gazzettino