VICENZA - «E' stato un flop». «Sono stati pochi, ma la maggioranza dei vicentini non è in disaccordo». ...
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Il treno veloce divide la città. Il sondaggio sul tracciato ha visto la partecipazione di poco più di 500 persone. Il sindaco Achille Variati parla di «segnali di fiducia», mentre i comitati bocciano l'iniziativa come una farsa. Il 14 giugno ai Ferrovieri è prevista un'assemblea pubblica sul tema, mentre il 23 giugno è in programma un corteo per dire «no alla devastazione del territorio».
Lo scontro sull'Alta Velocità si fa sempre più duro. L'indagine con i questionari e i sondaggi telefonici ha infatti inasprito gli animi. Stazione in viale Roma o in Fiera? «Appena sarà completata l'analisi scientifica dei risultati da parte di Ipsos, conosceremo l'orientamento di coloro che hanno votato e sono stati interpellati per il sondaggio - replica Variati - Se il progetto fosse stato considerato un pericolo o una minaccia, in tantissimi avrebbero sentito il bisogno di esprimere la propria opinione».
Striscioni e malessere
Una cosa è certa: la giunta ha puntato sul mantenimento della stazione storica. Una posizione che non potrà non essere tenuta in considerazione dal consiglio comunale, chiamato a sciogliere le riserve sul percorso.
Ma i comitati non arretrano, anzi. Ai Ferrovieri le strade sono tappezzate di striscioni anti-Tav. «Il quartiere dovrebbe subire non solo la costruzione di nuovi binari ma anche di una nuova strada accanto alle case. Ed è in arrivo un maxi ponte a sei campate - tuona il comitato locale -. Non ci stiamo a vedere sconvolta la città per un'opera che serve a soddisfare gli appetiti delle lobby».
Anche i cittadini della zona est sono sul piede di guerra: «La battaglia è solo all'inizio - annuncia Alessandro Fracasso - Sotto al piazzale Fraccon non ci stanno nuovi binari, la struttura è fragile e le linee per Schio e Treviso saranno inevitabilmente penalizzate. Vogliono potenziare due linee strategiche ma le soffocano con una strettoia inevitabile». In fermento pure la politica. «Il sindaco venga in consiglio e fornisca i dati del sondaggio - ammonisce Claudio Cicero di Impegno a 360 gradi -. La consultazione profuma di soldi buttati e tempo perso per i cittadini». La consigliera Liliana Zaltron del Movimento 5 Stelle è categorica. «La maggioranza che governa la città vive in un mondo a parte - tuona -. Non ha capito che sono altre le cose di cui c'è bisogno. Variati ha costretto il consiglio comunale a votare in tutta fretta uno studio di fattibilità con soluzioni fantasiose e senza analisi dei costi».
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Il Gazzettino