Stroncato dai carabinieri giro di documenti falsi nella comunità bengalese

Stroncato dai carabinieri giro di documenti falsi nella comunità bengalese
ARZIGNANO - Con un accurato lavoro investigativo di alcuni mesi in collaborazione con l’amministrazione comunale i carabinieri della locale stazione venerdì 26 maggio...

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ARZIGNANO - Con un accurato lavoro investigativo di alcuni mesi in collaborazione con l’amministrazione comunale i carabinieri della locale stazione venerdì 26 maggio hanno chiuso le indagini, con due denunce,  su un illegale giro di falsificazione documenti (firme e timbri) a vantaggio di cittadini del Bangladesh. I militari hanno scoperto e bloccato un giro malavitoso specializzato a ottenere tra la comunità bengalese il ricongiungimento in Italia dei familiari ancora in Patria. A finire nelle rete tesa dai carabinieri sono stati i bengalesi P.M.M.H., nato nel ‘76 e P.J., classe ‘88, entrambi residenti a Montecchio Maggiore, regolari e incensurati. I due chiedevano ai connazionali 300 euro a pratica. L’indagine dei carabinieri è iniziata con un'autenticazione apparsa dubbia di un atto di matrimonio da parte dell'ambasciata italiana a Dacca, capitale del Bangladesh. Da un controllo minuzioso è emerso che era del tutto falso: dichiarazioni, firme dei funzionari e timbri istituzionali. Con la collaborazione dell'Ufficio anagrafe del Comune di Arzignano i carabinieri hanno rilevato altre simili false autenticazioni, datate tra il 2015 e il 2017. Delle pari irregolarità sono emerse pure nei Comuni di Montorso e Montecchio Maggiore. Una volta ottenuta dall’ambasciata di Dacca la certezza della falsificazione dei documenti sospetti i carabinieri sono risaliti a P.M.M.H. e P.J. per sequestrare nelle perquisizioni domiciliari documenti falsi in fase di produzione e 13.150 euro in contanti. L'indagine prosegue ora a livello nazionale: è probabile che i due indagati abbiano depositato documenti falsi anche in altri Comuni italiani.
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Il Gazzettino