BASSANO/TREVISO - Il piatto piange. Manca almeno un miliardo e mezzo. E dove trovarlo? La Superstrada pedemontana veneta va in blocco. Tra chi dice che va finita e chi sostiene...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mentre il Covepa cavalca il «noi l'avevamo detto» e il suo attivista Francesco Celotto parla di «project financing farlocco», infuria la polemica politica. Nelle ultime ore lo scontro è stato tra il leghista Nicola Finco e i Cinquestelle. «Non so se i consiglieri del M5s che chiedono di fermare i lavori - ha dichiarato Finco - si rendono conto dello stato di avanzamento dei lavori. Interrompere adesso l’opera significa lasciare aperta una ferita nel cuore del Veneto impossibile da rimarginare, un ecomostro. Visto che parlano di scandalo e di spreco di denaro pubblico li invito a presentarsi alla Procura della Repubblica, se hanno qualcosa di concreto da denunciare lo facciano. Il presidente Zaia sta trattando con il Governo con l’unico scopo di trovare una soluzione per completare questa nuova arteria stradale così importante per il nostro territorio e la sua economia. Non ci sono fantomatici piani B». Al che il consigliere regionale pentastellato, Manuel Brusco, ha ribattuto: «Non abbiamo detto che la strada non s'ha da fare, anzi. L'incontro a Bassano, con sindaci e associazioni, è nato proprio per ascoltare il territorio e trovare un'alternativa a questa situazione. Questa grande opera, che rischia di diventare l'ennesima grande incompiuta di questa regione può trasformarsi in un vero ecomostro se verrà completata come la vogliono Zaia e Vernizzi. Per noi la Spv va portata avanti, ma dove serve, quando serve e come serve. Bisogna dire correttamente che a oggi manca un miliardo e mezzo di euro all'appello, e per questo l'opera si è arenata.
Il Gazzettino