Spaccio e bivacchi ai giardini Salvi, ordinanza antidegrado verso proroga

Campo Marzo e giardini Salvi sono tra le aree più sorvegliate della città
VICENZA - Parola d'ordine è lotta al degrado. A tre mesi dall'entrata in vigore dell'ordinanza destinata a rendere più sicuri i giardini Salvi, la...

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VICENZA - Parola d'ordine è lotta al degrado. A tre mesi dall'entrata in vigore dell'ordinanza destinata a rendere più sicuri i giardini Salvi, la situazione è migliorata, ma solo in parte. Pochi giorni fa, per esempio, nell'area sono stati rinvenuti 4 grammi di droga. «E' necessario effettuare ulteriori servizi con i cani», ammette l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi. Il provvedimento scadrà a fine novembre, ma con ogni probabilità verrà prorogato per altri 3 mesi. L'ultima parola spetta al sindaco Achille Variati. «La situazione è soddisfacente, ma va seguita con nuovi controlli, altrimenti il fenomeno si ripresenta», ammette ancora Rotondi.

 
Insomma, il livello di guardia non si abbassa. Del resto non sono poche le segnalazioni di cittadini e gruppi social - come "Vicenza fa rima con decadenza" - che hanno sorpreso persone a camminare nude in zona, ad allestire giacigli temporanei e a consumare alcol «in maniera scoposta e indecorosa». Osserva l'assessore: «Si registra una una presenza anomala di gente che non lavora e bivacca sul territorio. Gli spacciatori? Ci sono perché c'è chi si droga. Il problema è vasto e coinvolge le famiglie».

Il quadro non cambia nel vicino Campo Marzo, dove di recente alcuni tossicodipendenti sono stati visti bucarsi in pieno giorno e con una pattuglia della polizia poco distante. Per contrastare il degrado, il comune ha messo in campo 2 pattuglie per turno con il compito di sorvegliare i luoghi più a rischio. Gli agenti operano secondo le disposizioni impartite dal comando, sulla base dell'analisi del nuovo database informatico. «L'incrocio dei dati consente alla polizia locale di calibrare l'azione - conclude Rotondi -. Non è con le vigilanze fisse che si risolvono i problemi, ma con i servizi mirati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino