VICENZA - Due dipendenti dell'Ulss 6, addette alle celle mortuarie di Noventa Vicentina e Vicenza sono state sospese dal servizio: l'accusa è di aver favorito i...
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A loro carico, dopo un interrogatorio nel quale si sono avvalse della facoltà di non rispondere, il giudice Massimo Gerace ha disposto la misura interdittiva della sospensione dal lavoro per due mesi. La vicenda ha preso le mosse nel 2012, quando i titolari dell'agenzia di onoranze funebri Ferrari srl avevano presentato un esposto lamentando di essere messi nelle condizioni di eseguire solo una ventina di servizi funebri a Noventa contro i 200 che era riuscito a svolgere il concorrente, Giorgio Buson, titolare dell'omonima agenzia.
In un caso una delle dipendenti avrebbe preteso 150 euro per insegnare ai responsabili della ditta Ferrari come si fa a vestire e comporre le salme, mentre in altra occasione avrebbe preteso 20 euro da un'altra ditta funebre, per sistemare la protesi dentaria di una defunta. Le indagini avrebbero dimostrato anche che la dipendente pubblica ha utilizzato per i suoi scopi sia i telefoni dell'ospedale che il materiale sanitario a sua disposizione, arrivando anche a venderlo.
Seguendo la pista iniziale relativa a Noventa, gli investigatori sono risaliti anche alle celle mortuarie di Vicenza dove l'altra dipendente avrebbe segnalato, sempre alla ditta Buson, l'avvenuto decesso di una persona. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino