BASSANO - Lisce, inclinate e libere. L'utilizzo delle piazze del centro storico come piste da skate non va tuttavia proprio giù ai residenti e scatta la multa per tre...
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Protagonista della vicenda Davide Dal Monego, uno studente universitario bassanese di 23 anni, appassionato, come altre decine di ragazzi della città, di skateboard. «L'altra sera verso le 21.30, io e altri due amici - racconta - ci siamo ritrovati, come spesso capita, in piazzotto Montevecchio con i nostri skate. Dopo una ventina di minuti si sono avvicinati tre agenti in borghese della polizia locale, i quali ci hanno intimato di fermarci, chiedendo i documenti. Poiché non ne avevamo siamo stati scortati fino al comando di via Vittorelli, dove son state accertate le nostre generalità e ci è stata comminata una sanzione di 17 euro a testa».
Una multa che, lo ammette lo stesso Davide, arriva dopo molti avvertimenti da parte delle forze dell'ordine. «E' vero - confessa - che non si potrebbe girare con lo skate negli spazi pedonali pubblici, come dice il codice della strada. Ma quale alternativa viene offerta a noi skaters per poter esprimerci?».
A Bassano, in effetti, non esiste uno spazio nel quale gli amanti dello sport a rotelle possano dar sfogo alle loro acrobazie, a Rosà è stato tolto e a Marostica è inutilizzabile di sera - per molti l'unico momento disponibile per "allenarsi" - poiché poco illuminato. Eppure, un progetto sulla creazione di un luogo dedicato non manca e sarebbe stato approvato già dalla precedente amministrazione Cimatti, come confermano anche il sindaco Riccardo Poletto e l'assessore allo sport Oscar Mazzocchin.
«Quella piazza - confessa Poletto - sta diventando una croce da questo punto di vista, in quanto rischia di essere trasformata in una vera e propria pista da skateboard e i residenti se ne lamentano a più riprese, soprattutto se i ragazzi scorazzano su e giù di sera dopo una certa ora. Esiste - prosegue - un progetto di uno skate park in cemento da realizzare in prato Santa Caterina, però attualmente non può venire concretizzato a causa di mancanza di fondi o, meglio, della possibilità di spenderci del denaro che, al momento, è vincolato a progetti di maggior priorità. Nulla toglie - conclude - che la volontà di realizzazione ci sia e che il progetto verrà ripreso in mano non appena possibile».
Avranno nel frattempo gli skaters bassanesi la pazienza di attendere? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino