POVE DEL GRAPPA - Le firme crescono, i tempi incalzano e nonostante le proteste l'iter per asfaltare la ciclopista e modificare le rive procede senza tenerne conto. La serata...
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Il comitato ha anche presentato una soluzione progettuale alternativa all’attuale percorso riguardante il tratto su cui si trova il sentiero, che prevede un itinerario parallelo al sentiero stesso che permetterebbe sia la realizzazione della ciclovia che la salvaguardia del percorso naturalistico. «Si otterrebbe così un tracciato più funzionale - sostiene il Comitato - con la separazione dei due percorsi e mettendo in sicurezza sia gli escursionisti che i ciclisti, con in più un risparmio considerevole sui costi di realizzazione, considerato che non sarebbero più necessari gli imponenti lavori di consolidamento delle sponde. Tra l'altro, una volta realizzato questo tratto della ciclovia, ci troveremo con una opera praticamente ‘scollegata’ in quanto mancano i finanziamenti per la realizzazione delle altre parti che chissà quando, e se, arriveranno mai e che intanto degraderà pian piano a meno che non venga costantemente manutentata». L'idea progettuale è dei professionisti Alberto Baccega, noto professionista su argomenti trasportistici, e Giovanni Tedesco.
Insomma è muro contro muro. E ora si sposta l'attenzione, oltre che sul tratto di sentiero in territorio povese, anche sul tratto in destra Brenta fino a Campolongo, destinato a "sistemare" con la fascia d'asfalto e opere di consolidamento della riva anche zone note come, ad esempio, la famosa spiaggetta di Campolongo, teatro di manifestazioni a bordo fiume e del relax dei bagnanti. Dei video postati sui social da Giancarlo Lunardon hanno anche evidenziato i tratti da Oliero verso sud, fino a Campolongo, che verranno a suo giudizio modificati in modo sostanziale. Intanto si viaggia verso l'appalto delle opere per la fine dell'anno.
I tratti documentati con la gopro in destra Brenta
Il comitato aggiunge una ulteriore notazione: «Le risorse economiche disponibili per la ciclovia non provengono tutti dal finanziamento. I cittadini di Pove (e non solo loro) dovranno integrare i fondi disponibili per la realizzazione della ciclovia con decine di migliaia di euro del loro bilancio comunale, quando invece potrebbero essere usati più utilmente . A maggior ragione e con la possibilità di mettere in campo una variante più ‘sensata’ e decisamente meno costosa, la distruzione del sentiero non ha alcun senso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino