Nasce “Scuola della pietra a secco italiana”, il Veneto è in prima fila

Valbrenta. Gara muri in pietra a secco
VALBRENTA - Il Veneto, grazie all’associazione «Adotta un terrazzamento in Canal di Brenta» che lo rappresentava, è stato tra i protagonisti alla prima...

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VALBRENTA - Il Veneto, grazie all’associazione «Adotta un terrazzamento in Canal di Brenta» che lo rappresentava, è stato tra i protagonisti alla prima gara europea di costruzione di muri in pietra a secco. La gara si è svolta a Terragnolo, in Trentino, in collaborazione con l’Alleanza dei Paesaggi Terrazzati e la Scuola trentina della pietra a secco, dove si sono sfidate le squadre provenienti dalla Francia, Spagna e per l’Italia dal Veneto, Trentino, Puglia, Lazio e Liguria.

La Regione Veneto è stata lo scorso anno regista dell’Incontro Mondiale sui Paesaggi Terrazzati, con la collaborazione delle Università di Padova e Venezia, che ha visto operare gruppi di studio provenienti da ogni parte del mondo nelle dieci aree terrazzate selezionate in tutta Italia, dalle Cinque Terre a Pantelleria, fra le quali figurava anche il Canal di Brenta, grazie alla candidatura presentata dall’Unione Montana Valbrenta e la collaborazione dell’Osservatorio del Paesaggio del Canale di Brenta e l’associazione ‘Adotta un terrazzamento’.
Nella gara di Terragnolo si sono confrontate diverse tecniche costruttive ed è risultata vincitrice la squadra pugliese, davanti alla Francia e in terza posizione il team veneto composto da Tommaso Saggiorato, Daniel Moretto e Issa Taore, dell’associazione «Adotta un terrazzamento in Canal del Brenta».
L’evento, unico nel suo genere, ha posto la prima pietra per la nascita della scuola italiana della pietra a secco, grazie alla presenza degli esperti di Francia e Spagna, dove sono presenti scuole professionali per la formazione di artigiani qualificati. Il confronto fra le varie metodologie di posa ha contribuito alla stesura del documento preliminare, sottoscritto da tutti i partecipanti, per la costituzione della futura «Scuola Italiana della Pietra a Secco», con l’obiettivo di creare centri di formazione su tutto il territorio italiano che adottino percorsi professionali comuni riconosciuti a livello ministeriale.

«Adotta un terrazzamento» ambisce, così, a diventare uno dei centri di formazione di tale scuola, salvaguardando inoltre le antiche tecniche che hanno consentito la realizzazione dei paesaggi terrazzati, conoscenze in procinto di diventare patrimonio dell’Unesco. «Una scuola, quindi, con una didattica dal fascino antico, ma dal cuore più che mai moderno, perché dalla conservazione del paesaggio dipende la qualità della vita di tutti».   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino