Scritte nei muri della chiesa: in due nei guai, c'è anche una 17enne

I disegni effettuati con la vernice sui muri della chiesa
SANTORSO - Sono stati individuati e denunciati i responsabili degli imbrattamenti alla chiesa Santa Maria Immacolata di Santorso, compiuti lo scorso 17 maggio. A finire nei...

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SANTORSO - Sono stati individuati e denunciati i responsabili degli imbrattamenti alla chiesa Santa Maria Immacolata di Santorso, compiuti lo scorso 17 maggio. A finire nei guai L.T., 27 anni, residente a Schio, pregiudicato, e una ragazza minorenne, L.A., 17 anni, thienese, che ora dovranno rispondere del reato di danneggiamento in concorso.


I carabinieri della stazione di Piovene Rocchette sono riusciti a risalire alla coppia grazie anche alla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, dalle quali si poteva vedere l’arrivo di un’autovettura, presumibilmente una Volkswagen Polo, che si aggirava in zona: dalla scarsa qualità dei filmati non si poteva rilevare le persone a bordo né tantomeno la targa del veicolo, che però presentava delle particolarità, ossia era sprovvisto di un copricerchio e aveva delle profilature nere degli sportelli molto particolari.
 
Nei giorni successivi i militari, durante i vari servizi di perlustrazione del territorio, hanno posto attenzione alla ricerca del veicolo che, dopo diverse settimane, è stato trovato parcheggiato a Schio. La macchina è risultata essere intestata a L.T. e questo punto gli elementi raccolti erano sufficienti per ottenere un decreto di perquisizione alla Procura. Nella prima, nel domicilio formalmente dichiarato dal ragazzo, non è stato rinvenuto nulla di quanto ricercato, mentre in un secondo appartamento di proprietà del ramo paterno della famiglia di cui il 27enne aveva l’effettiva disponibilità, dietro un armadio, i militari sono riusciti a trovare lo "stencil" usato per effettuare il disegno sulla facciata della chiesa, nonché la stessa bomboletta spray.


Condotto in caserma il ragazzo, tramite l’analisi delle conversazioni whatsapp archiviate sul suo cellulare si è riusciti a risalire alla sua complice, cioè L.A.: nella chat i due soggetti si vantavano di ciò che avevano fatto riferendosi in maniera palese ai disegni sulla facciata della chiesa, nei quali erano impresse le iniziali dei loro nomi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino