Rottura tra prime donne, il sindaco Martini "licenzia" la Ganassin ​«Venuto meno il rapporto di fiducia»

Morena Martini, a sinistra, e Paola Ganassin al tempo dei sorrisi. Ma il 2015 finisce senza tanto buonumore
ROSSANO VENETO - (Cs) Spaccatura nella "cabina di regia" che governa Rossano. Ed è una questione tutta ... di donne. Il sindaco Morena Martini ha notificato il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROSSANO VENETO - (Cs) Spaccatura nella "cabina di regia" che governa Rossano. Ed è una questione tutta ... di donne. Il sindaco Morena Martini ha notificato il ritiro delle deleghe all’assessore Paola Ganassin.  “Per me è stata una decisione sofferta ed una sconfitta personale - spiega la Martini - ma il comportamento di Paola Ganassin, che per mesi ha tradito la mia assoluta fiducia facendomi di fatto dubitare anche della sua professionalità e competenza, è diventato insostenibile”.


"Non sono legata alla poltrona di sindaco così tanto da sopportare ancora certe situazioni" sospira la Martini su Facebook. E sulla sua pagina arrivano già molti incoraggiamenti ad andare avanti. Ma il problema non è da poco. Come noto l'alleanza tra la Martini e i leghisti è sempre stata, per così dire, "frizzante", ma i padani sono maggioritari nel gruppo che in consiglio sostiene il sindaco. E Paola Ganassin è della schiera. Quindi si aprono scenari che vanno oltre la disputa tra due indiscusse prime donne. Bisognerà vedere nelle prossime settimane gli equilibri per capire se la mossa di Morena a scapito di Paola è stata già concertata o meno con il suo gruppo, civico ma anche targato. "Io non ho sfiduciato la Lega ma una persona - dice la Martini - che non collabora". Ora la parola agli alleati: potrebbe finire con un voto di sfiducia come ultima ratio, preludio a un ritorno al voto che non dovrebbe trovare tanto felici i rossanesi.
 
"Ci sono diversi modi con cui si tradisce un sindaco - si legge nel duro comunicato del sindaco -. Il primo è quello di sfiduciarlo e a Rossano Veneto è già successo, il secondo è quello molto più sottile di perpetuare un atteggiamento di delegittimazione di fronte sia ai dipendenti che alla cittadinanza. Ho lasciato perdere per molti mesi gli attacchi personali e le offese gratuite perché ho sempre anteposto il bene di Rossano alla mia personale dignità ma ora la misura è colma".
 
La Martini prosegue: "Già a giugno l’assessore Ganassin mandava una mail agli uffici della ragioneria in cui esprimeva il suo dissenso al fatto che mi venisse trasmessa copia del bilancio perché potessi esaminarlo prima dell’approvazione. In quell’occasione le avevo ricordato il mio ruolo di sindaco e il fatto che era mio dovere essere informata sul bilancio del comune che amministro. Una mail di questo tipo mi delegittimava davanti agli uffici ed ai dipendenti comunali: già questo sarebbe bastato per toglierle le deleghe. Dopo quell'episodio Paola Ganassin si è scusata e si è ripromessa di cambiare atteggiamento sia nei confronti dell’Ente sia nei miei confronti. Aveva promesso, soprattutto, di condividere con me e con gli altri consiglieri le scelte amministrative dei suoi referati. Purtroppo non solo questo non è avvenuto, tradendo la mia fiducia, ma episodi di assoluto individualismo, non condivisione e di insulti si sono ripetuti rallentando la vita amministrativa dell’ente che sono stata chiamata ad amministrare dai cittadini di Rossano Veneto. L’ultimo inaccettabile episodio è accaduto nella giunta del 18 dicembre dove tra insulti urlati, che non posso riportare, pronunciati davanti al segretario comunale si è alzata e se ne andata facendo mancare il numero legale per la validità della seduta stessa".


"Il comportamento di Paola Ganassin - conclude la Martini - non riconosce in alcun modo il ruolo di responsabilità e di coordinamento unitario dell’amministrazione del sindaco ma è  improntato a un individualismo che vuole costituire un mondo separato dall’unica amministrazione che è Rossano Veneto. I suoi toni, i suoi comportamenti, le sue  azioni sono diventate inaccettabili e non sono compatibili con un rapporto fiduciario alla base di una corretta collaborazione tra sindaco delegante e assessore delegato. Questa mia decisione si rende necessaria per garantire non la mia dignità personale ma quella istituzionale del sindaco eletto dai cittadini di Rossano Veneto”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino