Il rosario per il duce con l'ex prete negazionista: «Ma non siamo nostalgici»

Il rosario per il duce con l'ex prete negazionista: «Ma non siamo nostalgici»
VICENZA - Sta facendo discutere a Vicenza un necrologio, con tanto di foto, apparso sulle pagine di un quotidiano locale, in cui si annuncia la celebrazione stasera di un...

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VICENZA - Sta facendo discutere a Vicenza un necrologio, con tanto di foto, apparso sulle pagine di un quotidiano locale, in cui si annuncia la celebrazione stasera di un rito nell'area antistante il Cimitero Maggiore di Vicenza per ricordare i 72 anni dalla morte di Benito Mussolini. E a far parlare ancor più è la scelta del movimento di "Continuità Ideale", promotore dell'iniziativa, di far recitare il rosario da padre Floriano Abrahamowicz, il sacerdote espulso dalla Chiesa per aver più volte negato l'esistenza delle camere a gas nei lager nazisti.


«Sono indignato - racconta un cittadino di Bassano del Grappa, Eros Ponte - al punto che ho chiamato la segreteria del vescovo per chiedere spiegazioni». Difende invece la scelta l'organizzatore della ricorrenza dagli anni '70, Luigi Tosin. «La scelta è caduta su padre Abrahamowicz - spiega all'Ansa - perché è l'unico sacerdote che si è reso disponibile». «Non siamo un gruppo di nostalgici fascisti e la nostra non è una provocazione - chiarisce - siamo semplicemente delle persone che si riconoscono nella storia di Mussolini e in valori che per noi sono ancora attuali». Tosin se la prende con la Curia vicentina. «Da tre anni ci ha detto picche e ci hanno risposto come il manzoniano don Rodrigo 'questa messa non si deve fare"». Il necrologio a pagamento è uscito su Il Giornale di Vicenza.
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Il Gazzettino