Sale gioco e slot, limitazioni agli orari e "coprifuoco" con chiusura alle 22

Il sindaco Paolo Bordignon
ROSA' - Stop alle slot. È quanto sta tentando di mettere in atto l'amministrazione comunale di Rosà con la limitazione degli orari di apertura delle sale...

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ROSA' - Stop alle slot. È quanto sta tentando di mettere in atto l'amministrazione comunale di Rosà con la limitazione degli orari di apertura delle sale gioco e dell'utilizzo di apparecchi elettronici con vincita di denaro in ottemperanza all'ordinanza che entrerà in vigore domani 18 febbraio. Nello specifico, il nuovo orario massimo di funzionamento andrà dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 tutti i giorni, festivi compresi. Nelle ore di non funzionamento gli apparecchi dovranno essere spenti con apposito interruttore, e gli esercizi interessati ad osservare l’ordinanza dovranno esporre gli orari di apertura e gli avvertimenti sulle possibili dipendenze dal gioco. In caso di violazione, le sanzioni vanno da 25 a 500 euro e, nei casi più gravi o di recidività, verrà sospeso il funzionamento degli apparecchi per un periodo da uno a sette giorni.


«Quando è a repentaglio la salute dei cittadini non si può nicchiare ed aver paura di perdersi nella burocrazia o di eventuali ricorsi. Noi sindaci – spiega il primo cittadino Paolo Bordignon - ci sentiamo soli a combattere questa piaga sociale che colpisce i più deboli e distrugge intere famiglie attivando una serie di situazioni che possono giungere a veri atti criminosi. Prevenzione prima di tutto ma anche limiti precisi. Nessuna scelta calata dall’alto, questa ordinanza è frutto di un percorso che abbiamo fatto anche con le categorie economiche interessate».


Un fenomeno, quello del gioco d’azzardo patologico, che nel Bassanese, dai dati in possesso dell’Ulss 3 al 2012, vede giocati in un anno più di 50 milioni di euro nei circa 80 esercizi (con 18 sale slot aperte h 24). Alla luce dei numeri e delle percentuali di comportamenti a rischio, si stima che nel territorio dell’Ulss 3 sono presenti circa 1400 giocatori d’azzardo patologici (16 milioni in Italia con 900 mila persone da considerare a rischio di dipendenza). Il consiglio comunale, inoltre, ha prima tracciato un raggio di protezione di 300 metri per l'apertura di nuove sale dai luoghi sensibili quali scuole, chiese e punti di ritrovo, per poi dare il suo supporto all’ordinanza del sindaco che sferra così un attacco diretto a questo grave fenomeno sociale, andando contro corrente rispetto la liberalizzazione degli orari degli esercizi pubblici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino