"Perchè non accada mai più": mostra sulla Giornata della Memoria

L'inaugurazione della mostra aperta oggi a Rosà
ROSA' - E’ rivolta soprattutto ai giovani la mostra “Perché non accada mai più. Ricordiamo", inaugurata oggi (26 gennaio) e aperta al pubblico,...

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ROSA' - E’ rivolta soprattutto ai giovani la mostra “Perché non accada mai più. Ricordiamo", inaugurata oggi (26 gennaio) e aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 3 febbraio, presso la Biblioteca civica di Rosà (Palazzo Dolfin-Casale, via Roma 3), dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (lunedì escluso) promossa da Anffas onlus Bassano con il patrocinio del comune di Rosà in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria 2019.


Il 27 gennaio si celebra la ricorrenza internazionale dedicata a commemorare le vittime dell’Olocausto. E proprio alla memoria di queste vittime è dedicata la rassegna perché, malgrado la drammaticità degli eventi che l'hanno ispirata, la Giornata della Memoria è soprattutto un messaggio di speranza. «Visitare questa mostra - afferma Rosanna Frare, vicepresidente di Anffas onlus Bassano - è un’occasione per i nostri giovani di conoscere e per gli adulti di ricordare e celebrare i valori della pacifica convivenza umana, del rispetto della diversità e dell’uguaglianza del genere umano oggi così attuali».

«Siamo molto orgogliosi di collaborare con l'associazione Anffas - precisa Chiara Granzotto, assessore alla cultura del comune di Rosà - per la realizzazione di questa mostra  Lo scopo che la nostra amministrazione vuole prefiggersi è quello di far comprendere appieno, soprattutto alle future generazioni, l’articolo uno della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che recita: "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza"». 


Ad arricchire l'evento due documentari: “Mea Culpa” e “Berlin, Tiergartenstrasse. L’altra Shoah” che riportano alla luce, grazie ad un lungo e meticoloso lavoro con interviste a studiosi e testimoni, il clima sociale, politico e psicologico nel quale teorie razziali e considerazioni economiche insieme a una forte azione di propaganda hanno prodotto un vero e proprio progetto di annientamento dei malati, percepiti come un peso gravoso per la parte sana del “corpo sociale” ariano. 

 
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Il Gazzettino