Rivolta dopo l'accoltellamento: «Povera Vicenza, che schifo» /Foto

Vicentini sempre più esasperati dopo l'accoltellamento in Campo Marzo
VICENZA - «A casa loro». «Magari si accoltellassero a vicenda». «Siamo alla follia istituzionalizzata». ...

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VICENZA - «A casa loro». «Magari si accoltellassero a vicenda». «Siamo alla follia istituzionalizzata».


Web in rivolta. A pochi giorni dalle scene di far west che hanno visto Campo Marzo teatro di un accoltellamento tra 2 nigeriani davanti a decine di passanti - il giudice li ha arrestati e subito rimessi in libertà in attesa del processo, stabilendo l'obbligo di firma in questura - il popolo social punta il dito contro la scarsa sicurezza del polmone verde. C'è chi rispolvera l'idea di recintarlo e chi, come il consigliere comunale Claudio Cicero, chiede aiuto alla polizia a cavallo. Qualcuno ironizza sulla decisione del tribunale: «Non ha avuto pietà».

Vicentini sempre più esasperati, dunque. Quella avvenuta il 22 luglio, in pieno giorno, è solo l'ultima di una serie di risse che da tempo terrorizzano lo storico parco. Diversi anche i bivacchi, vietati da un'ordinanza, e le scene di spaccio. Per i cittadini l'area è diventata invivibile, nonostante le iniziative promosse dal Comune per rivitalizzarla, come biblioteca all'aperto e concerti. Comune che si appresta a potenziare i controlli con vigilanza notturna e telecamere. Ma per molti non basta: «Povera Vicenza, come siamo ridotti. Non si può nemmeno passeggiare tranquillamente. Che schifo».

Il comitato “Vivere Campo Marzo” ricorda che per più di un extracomunitario la zona è diventata una sorta di domicilio dove bivaccare e dormire. «Non pensate di portare i cani presto e rompere le scatole perché rischiate di essere insultati. E non pensate di passare nel pomeriggio in quanto alcuni spacciatori hanno trasformato il parco nel loro ufficio per l'attività di vendita». L'associazione “Vicenza ai vicentini” non ha dubbi: «Dobbiamo riprenderci la città. Organizziamo ronde nei quartieri". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino