Il “pirata” si costituisce: «Sono io». Autopsia, Roberto è morto subito

Il “pirata” si costituisce: «Sono io». Autopsia, Roberto è morto subito
CONCO - Si è consegnato nelle mani dei carabinieri ieri mattina, 24 maggio, l’ultrasessantenne dell’Alto Vicentino responsabile della morte di Roberto Brotto....

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CONCO - Si è consegnato nelle mani dei carabinieri ieri mattina, 24 maggio, l’ultrasessantenne dell’Alto Vicentino responsabile della morte di Roberto Brotto. Il cinquantenne cittadellese, dirigente amministrativo dell'ospedale cittadino dell'Ulss 6 Euganea, era stato scaraventato oltre il guardrail da un’auto durante un giro in bicicletta sull’Altopiano. I carabinieri, guidati dal Capitano Adriano Fabio Castellari, che avevano escluso da subito la causa accidentale, erano già risaliti all’auto e all’identificazione del proprietario dalle analisi del pezzo di specchietto della macchina e dai vetri del parabrezza ritrovati dal passante che aveva scoperto il corpo di Brotto ed erano partiti dalla stazione di Lusiana per andarlo a prendere. Ma l’anziano, che si stava recando in caserma, appena li ha visti li ha fermati dicendo “sono io quello che state cercando”.


E successivamente li ha condotti a vedere i danni del suo mezzo promiscuo (tra auto e furgone) procurati durante l’incidente. Per ora non può trapelare nulla della sua identità perché non c’è misura cautelare in atto: è denunciato in stato di libertà per omicidio stradale e fuga a seguito di incidente stradale. Ne è seguito un lunghissimo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Bassano, dal pomeriggio a tarda sera, durante il quale il responsabile dell’incidente, in stato confusionale, ha giustificato con frasi sconnesse l’accaduto: «Non me ne sono accorto, pensavo fosse un animale, sono stato abbagliato». Dalle analisi del furgonato, ai carabinieri risulta che l’impatto sia avvenuto frontalmente: l’auto dell’ultrasessantenne arrivava da Asiago e si dirigeva verso Lusiana, Brotto al contrario saliva verso Asiago, lungo un tratto di strada totalmente rettilineo e leggermente in discesa per il ciclista. Solo l’autopsia dirà se il dirigente poteva essere salvato, nel caso fosse stato subito preso in cura dal vicino ospedale di Asiago. Secondo le prime risultanze autoptiche, però, Roberto Brotto sarebbe morto in pochi minuti dopo l'impatto: i soccorsi sarebbero stati con ogni probabilità superflui. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino