CONCO - Si è consegnato nelle mani dei carabinieri ieri mattina, 24 maggio, l’ultrasessantenne dell’Alto Vicentino responsabile della morte di Roberto Brotto....
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E successivamente li ha condotti a vedere i danni del suo mezzo promiscuo (tra auto e furgone) procurati durante l’incidente. Per ora non può trapelare nulla della sua identità perché non c’è misura cautelare in atto: è denunciato in stato di libertà per omicidio stradale e fuga a seguito di incidente stradale. Ne è seguito un lunghissimo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Bassano, dal pomeriggio a tarda sera, durante il quale il responsabile dell’incidente, in stato confusionale, ha giustificato con frasi sconnesse l’accaduto: «Non me ne sono accorto, pensavo fosse un animale, sono stato abbagliato». Dalle analisi del furgonato, ai carabinieri risulta che l’impatto sia avvenuto frontalmente: l’auto dell’ultrasessantenne arrivava da Asiago e si dirigeva verso Lusiana, Brotto al contrario saliva verso Asiago, lungo un tratto di strada totalmente rettilineo e leggermente in discesa per il ciclista. Solo l’autopsia dirà se il dirigente poteva essere salvato, nel caso fosse stato subito preso in cura dal vicino ospedale di Asiago. Secondo le prime risultanze autoptiche, però, Roberto Brotto sarebbe morto in pochi minuti dopo l'impatto: i soccorsi sarebbero stati con ogni probabilità superflui. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino