Cane in sala, protesta dei clienti: solidarietà da tutta Italia per la ristoratrice

Il cane femmina Ariel
SCHIO - Facebook è un canale eccezionale, senza confini, per curiosità e informazione e così il mondo “animalista” italiano, dal Brennero...

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SCHIO - Facebook è un canale eccezionale, senza confini, per curiosità e informazione e così il mondo “animalista” italiano, dal Brennero all’isola di Lampedusa, ha appreso dell’esistenza della città di Schio grazie un curioso episodio legato alla ristorazione o meglio alla presenza di un cane di media taglia (20 chili) nella sala in un tranquillo ristorante in collina. Protagonista della storia è il cane Ariel, una femmina “bastardina” di 4 anni che da 2 e mezzo vive con Marta Benetti che da circa 6 mesi ha aperto in via Costalta 26 (frazione Piane) il ristorante "Nonno Egidio”. Lo scorso weekend la ristoratrice ha trovato nella cassetta della posta una lettera anonima offensiva nei confronti suoi e sopratutto di Ariel. Arrabbiata Marta Benetti l'ha pubblicata su Facebook.


«Siamo entrati al ristorante per prenotare un addio al celibato per trenta persone, ma - si legge nella missiva - dopo avere visto un cane bastardo girare per la sala e il bar ci siamo guardati in faccia e siamo usciti senza profferire parola. Abbiamo prenotato nel locale vicino, privo di luridi animali a girare per la sala». Una lettera sconcertante per Marta Benetti che non ricorda il passaggio del possibile cliente intenzionato a prenotare una festa di "addio al celibato". Nella lettera gli autori della contestazione hanno pure indicato il preventivo per la cena stilato dal vicino locale: 1.040 euro. È piccata la replica di Marta Benetti.

«Sono i mille euro persi nel migliore dei modi in  vita mia, perchè nel mio locale gli animali sono ammessi. Non è vero che la mia Ariel gira libera per la sala e la cucina: abito sopra il ristorante ed è li che Ariel rimane, salvo quando in chiusura del locale la faccio scendere. Sono vicina all'età si 40 anni ed è una vita che lavoro nella ristorazione, conosco le normative sanitarie nel mio campo professionale».

Quindi Ariel non gira per la cucina a perdere pelo, non salta sulle sedie  e non infastidisce i clienti? 

«Macchè, pur pesando 20 chili Ariel è timida, non avvicina le persone sconosciute. Su questa vicenda - conclude Marta Benetti - ho ricevuto con piacere la solidarietà da associazioni animaliste di varie parti d’Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino