RECOARO TERME - Sul fronte profughi in paese è battaglia, scontro duro, tra pro e contro l’accoglienza dei circa 50 annunciati richiedenti asilo in...
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«Come purtroppo ci aspettavamo il comitato Prima Noi ha annunciato la volontà di bloccare – spiega il portavoce Jacopo Borga - l'arrivo dei richiedenti asilo nella struttura tristemente nota per li doppio incendio doloso dello scorso anno. Sull'esempio negativo dei giorni scorsi a Gorino, nel ferrarese, questo fantomatico comitato ha deciso di chiamare alle barricate per bloccare le strade di Recoaro. Crediamo fortemente che un messaggio di odio così forte non possa essere accettato e per questo motivo insieme alle realtà accoglienti del territorio della vallata vogliamo costruire un momento comune di incontro con una pacifica sfilata. Crediamo che il messaggio di odio così forte lanciato da Prima Noi non possa essere accettato e per questo motivo insieme alle varie realtà accoglienti del territorio della vallata dell’Agno vogliamo costruire un momento comune di incontro. Siamo consapevoli del fatto che le grandi strutture per l'accoglienza delle persone non siano la soluzione adatta per costruire l'accoglienza nel territorio, ma siamo prima di tutto consapevoli che in gioco ci sono delle vite umane e per questo lanciamo con l’odierna sfilata un messaggio che possa raggiungere coloro che credono nei valori della solidarietà e dell'accoglienza: bisogna mobilitarsi per creare un ponte di solidarietà che non permetta a razzisti e agitatori di professione di fare credere che questo territorio sia diventato intollerante verso il prossimo».
Il centro di Recoaro stasera si animerà contro Prima Noi, che incurante delle critiche mostra i muscoli con il portavoce Alex Cioni, che ha organizzato per le 20,30 di venerdì 4 novembre un presidio davanti al municipio. «Intendiamo ribadire la nostra contrarietà a un sistema dell'accoglienza imposta dal governo a danno dell'intera comunità recoarese intenta a rilanciare la propria vocazione turistica. Con l'incontro del 4 novembre diamo il via alle ostilità. I recoaresi non possono pagare le scelte di un governo che utilizza i soldi degli italiani per dare vitto e alloggio ai sedicenti profughi, quando in Italia ci sono milioni di persone che vivono in uno stato di indigenza assoluta».
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Il Gazzettino