Arriva in Veneto Revelstoke, film su struggente storia di emigrazione Cento anni fa quelle lettere: il trailer

VALBRENTA - Arriva in Veneto il documentario “Revelstoke, un bacio nel vento”, del regista Nicola Moruzzi, progetto finalista al Premio Solinas nel 2013, premiato, lo...

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VALBRENTA - Arriva in Veneto il documentario “Revelstoke, un bacio nel vento”, del regista Nicola Moruzzi, progetto finalista al Premio Solinas nel 2013, premiato, lo scorso dicembre, al Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal mondo-Immagini dalla realtà”, a Milano e in lizza per il David di Donatello, la storia di emigrazione dalla Valbrenta al Canada, e la ricerca delle proprie origini intrecciata al più grande fenomeno migratorio della storia contemporanea.


Il trailer

Tre gli appuntamenti previsti nel ciclo di proiezioni patrocinato dall’Ente Vicentini nel Mondo, dall’Unione Montana Valbrenta e dall’Associazione Veneti nel Mondo, con il regista presente in sala: a Solagna (Vi) il 29 marzo, a Padova il 30 e a Falcade (Bl) il 31. Un fiore sulla tomba del nonno emigrante dopo cent’anni. Il documentario racconta il viaggio in Canada del regista, insieme alla compagna di lavoro e vita Irene, sulle tracce del bisnonno Angelo Conte, originario di Valstagna, in Valbrenta, emigrato oltre oceano in cerca di una vita migliore. Una storia di emigrazione che prende il via all’inizio del 1900, come tante altre vissute da tre milioni di veneti costretti a lasciare l’Italia per cercare lavoro all’estero.
 

Angelo morì nel 1915 mentre stava lavorando alla realizzazione del tunnel più lungo del Nord America e sul tragico incidente calò un silenzio durato cento anni. Il ritrovamento delle lettere dimenticate in un cassetto tra Angelo e la moglie Anna, incinta della prima loro figlia e rimasta in Italia, ha spinto Nicola a intraprendere quello stesso viaggio, per ottenere risposte sulle proprie origini e cercare di raggiungere la tomba del bisnonno, sulla quale nessuno per un secolo ha messo un fiore. Il percorso dei protagonisti si intreccia con quello degli immigrati di oggi, con storici, scrittori e rievoca immagini del passato, luoghi e oggetti che aiuteranno Nicola a far ‘rivivere’ il bisnonno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino