Cessione Recoaro, firma imminente Donazzan: «Meglio acquirenti locali»

Cessione Recoaro, firma imminente Donazzan: «Meglio acquirenti locali»
RECOARO - C'è un'azienda locale in corsa per acquisire dal Gruppo Nestlè-San Pellegrino la Recoaro. Fonti autorevoli hanno escluso comunque che sia la Fonte...

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RECOARO - C'è un'azienda locale in corsa per acquisire dal Gruppo Nestlè-San Pellegrino la Recoaro. Fonti autorevoli hanno escluso comunque che sia la Fonte Regina Staro, storica azienda di Valli del Pasubio, con stabilimenti a pochi chilometri. Indiscrezioni si moltiplicano dopo che l'assessore regionale Elena Donazzan ha parlato di una possibile firma immimente per l'acquisizione, con l'interesse di una multinazionale e di un produttore del territorio.


Proprio alla presenza dell'assessore regionale veneto al Lavoro Elena Donazzan si è costituito a Recoaro il Comitato Istituzionale per il futuro dello stabilimento delle Acque di Recoaro, presieduto dal sindaco Giovanni Ceola in rappresentanza, anche ideale, di tutti i sindaci firmatari di un documento, inviato alla multinazionale Nestlé, con le rappresentanze sindacali e la Regione. La Donazzan ha espresso preoccupazione per le trattative per la vendita dello storico stabilimento e «allarme per alcune indiscrezioni che darebbero per imminente (già domani) la firma di un preliminare di vendita vincolante. Un fatto che, se confermato, sarebbe considerato come un gesto di ostilità verso un territorio che da tempo segue tutta la vicenda con i tavoli tenutisi in Regione».

«Non si comprende - ha detto l'assessore - il motivo di questa improvvisa accelerazione, dato che le ricognizioni da parte di Nestlé durano da più di un anno. A più riprese ho chiesto di essere costantemente informata». Secondo le indiscrezioni venute a conoscenza del Comitato, riferisce ancora Donazzan, le proposte pervenute a Nestlé sarebbero almeno due: una avanzata da una multinazionale e l'altra da un'azienda nazionale operante sul territorio. «A nessuno deve sfuggire la potenziale diversità tra l'offerta di un acquirente non legato al territorio, e quindi con logiche multinazionali, e quella di un'azienda già presente e magari capace di valorizzarne le peculiarità».


Intanto i sindaci vicentini hanno sottoscritto una lettera alla Nestlè. «Chiediamo che nello stabilimento di Recoaro venga garantita la produzione non solo dell’acqua oligominerale, ma anche dei prodotti con marchio Recoaro quali Gingerino e Acqua Brillante». Raccogliendo l’invito del presidente dell’Area Vasta di Vicenza Achille Variati, in 110 hanno sottoscritto la lettera preparata ed inviata alla Nestlè, in italiano e in inglese, sulla trattativa in corso avviata dal Gruppo San Pellegrino per la cessione dello stabilimento. Obiettivo, scongiurare il rischio che la produzione degli storici marchi sia portata altrove. «Acqua Recoaro, Gingerino Recoaro e Acqua Brillante Recoaro - dice Variati - rappresentano la sintesi e l’equilibrio armonico tra le risorse naturali che quel territorio offre e l’alta professionalità lavorativa della gente di Recoaro. Non si tratta dunque della semplice compravendita tra privati, ma di una trattativa che ha nel suo oggetto, nel bene materiale ed immateriale in vendita, il suo stesso territorio, la sua storia e i suoi significati». 
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Il Gazzettino