Campo Marzo, stop all'era Rangers e Rotondi: «Situazione migliorata» Lucciole migrate in zona industriale

I Rangers hanno pattugliato Campo Marzo per 3 mesi
VICENZA - I Rangers hanno lasciato Campo Marzo. Dopo tre mesi di sperimentazione, il controllo notturno voluto dall'amministrazione si è concluso. Risultato?...

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VICENZA - I Rangers hanno lasciato Campo Marzo. Dopo tre mesi di sperimentazione, il controllo notturno voluto dall'amministrazione si è concluso. Risultato? «Buono - commenta l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi - Le segnalazioni sono state poche e per fatti irrilevanti. L'importante era dare una sensazione di sicurezza alla cittadinanza».

 
Cittadinanza che tuttavia lamenta frequenti episodi di spaccio e degrado, specie vicino al bar Moresco. «Le guardie private avevano funzione preventiva, non repressiva - precisa Rotondi - Per esempio era stata segnalata la presenza di stranieri nel parco giochi di viale dell'Ippodromo e il problema è stato risolto. I balordi che spacciano? Non si sono visti, anche perché è difficile che agiscano di notte. In via Gorizia lo spettacolo di un anno fa è scomparso. C'è stata una stretta».

Quanto ai senzatetto che hanno allestito giacigli di fortuna in viale Roma e, ancora una volta, al Moresco, l'assessore taglia corto: «I Rangers non si occupano di degrado urbano. A ogni modo la settimana prossima organizzeremo un incontro con i servizi sociali. Non è solo una questione di polizia locale». L'auspicio dell'amministrazione è riproporre il servizio. «Speriamo di poterlo estendere in altre zone, se le casse ce lo permettono», conferma Rotondi.

A proposito di degrado, un'altra battaglia di palazzo Trissino è quella contro la prostituzione sulle strade. I controlli delle forze dell'ordine e le sanzioni - 500 euro sia per i clienti che per le schiave del sesso - hanno consentito di ridurre il fenomeno nell'area più esposta, cioè quella di viale Verona e Ponte Alto, e di spostarlo in zona industriale. «Le prostitute hanno i soldi, ma non pagano - conclude Rotondi - I clienti? Le pagano e sono più accorti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino