«Salviamo la scuola di Valstagna», l'Unione Montana cerca una soluzione

Valbrenta. Scuola elementare Cismon
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VALBRENTA - Le carenze strutturali emerse nella scuola primaria di Valstagna hanno imposto di trovare rapidamente una soluzione. Nell’incontro svoltosi ieri sera tra l’interclasse delle primarie, gli amministratori dei comuni di Valstagna, San Nazario, Campolongo, Cismon, la responsabile dell’Istituto Comprensivo Carla Carraro e il presidente dell’Unione Montana Valbrenta Luca Ferazzoli, è stata presentata la soluzione proposta dall’Unione. La scuola primaria di Valstagna, mantenendo piena autonomia, sarà trasferita nel plesso di Cismon, nel quale saranno realizzate la cucina e la mensa attrezzata per 90 posti, con spese a carico del comune di Cismon. Per quanto riguarda il nodo del trasporto che maggiormente preoccupa i genitori, sarà gratuito, con accompagnatore volontario e servizio scuolabus affidato a ditta specializzata e dedicato agli alunni di Valstagna, con partenza dal comune di Campolongo a salire verso Cismon.


L’orario sarà modulato per garantire le 40 ore settimanali per la scuola a tempo pieno di Valstagna e mantenere le attuali 27 ore per quella di Cismon. E’ anche prevista l’accoglienza dalle 7.30 con operatrici scolastiche di Cismon e Valstagna. Il comune di Cismon provvederà pure al rifacimento dei bagni, potenziamento del wi-fi e all’acquisto di altre due lavagne interattive multimediali. L’Unione proporrà inoltre al Collegio docenti l’avvio di nuovi progetti tra i quali: laboratorio di cucina; corso di arrampicata (vista la palestra presente in loco); creazione di un’aula di ascolto musica / lettura e di un laboratorio informatico all’avanguardia.


Circa l’82% dei genitori avrebbe confermato l’iscrizione dei propri figli a Valstagna e conseguentemente il trasferimento a Cismon. Per gli incerti la scadenza è il 9 giugno. Per quanto riguarda il futuro, pare legato all’esito del referendum sul comune unico, che dovrebbe svolgersi nel marzo del 2018. «Pur se dettata dall’emergenza, la soluzione prospettata appare volta ad offrire una maggior qualità del servizio scolastico, sia come strutture, che come offerta didattica e deve considerarsi stabile e valida almeno per un decennio, indipendentemente dalle scelte che verranno effettuate dai nuovi amministratori della Valle. Vi è infine la disponibilità, sin da subito, a creare un tavolo in cui parte politica e comitato dei genitori possano condividere un percorso volto alla riorganizzazione dei servizi scolastici in Valbrenta». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino