SCHIO - È rischioso insultare o sbeffeggiare anche per scherzo le persone sui social, pure su WhatsApp: chi lo fa può incappare in una denuncia penale. Probabilmente...
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Nelle scorse settimane i ragazzi in questione hanno girato in classe un filmato per trarne una vignetta satirica con soggetto un loro professore. La vignetta più che da contestazione è scherzosa, da burla, ma non è rimasta segreta nei diari degli studenti, come accadeva negli scorsi decenni: fotografata è finita sulla rete WhatsApp e quindi sui cellulari di decine di studenti, anche di altri istituti, per essere ricevuta anche dal professore preso in burla che, infuriato, si è recato dai carabinieri deciso ad agire. L’intervento del capitano Vincenzo Gardin è stato rapido e utile a sanare la situazione: il professore ha perdonato i quindicenni che forse ora per maggio devono temere delle interrogazioni “toste”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino