BpVi, clima pesante a Vicenza. I difensori: processo da spostare

BpVi, clima pesante a Vicenza. I difensori: processo da spostare
Processo Popolare Vicenza: i legali di quattro dei sei imputati chiedono alla Corte di Cassazione la rimessione del processo. Troppo clamore mediatico, si è in presenza di...

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Processo Popolare Vicenza: i legali di quattro dei sei imputati chiedono alla Corte di Cassazione la rimessione del processo. Troppo clamore mediatico, si è in presenza di uan presunta «mancanza di serenità di giudizio dell'ufficio giudiziario di Vicenza e non di un singolo magistrato».


Dopo le anticipazioni de Il Gazzettino di una settimana fa, i legali dell'ex presidente Gianni Zonin, dell'ex consigliere Giuseppe Zigliotto e dei manager Emanuele Giustini e Paolo Marin hanno presentato un corposo fascicolo di 95 pagine per chiedere il trasferimento del processo in un'altra sede più neutra. Troppa la pressione mediatica, diventata per i legali una sorta di processo anticipato nei confronti soprattutto di Zonin, che ha subito in questi ultimi anni anche diverse minacce anonime e manifestazioni di protesta davanti alle sue abitazioni. I legali degli imputati sottolineano poi «gli attacchi sistematici alla magistratura vicentina per presunta connivenza con la Popolare di Vicenza e con l'allora presidente» e il conflitto tra la Procura guidata da Antonino Cappelleri e il gip barbara Maria  Trenti, che aveva congelato sequestri da 106 milioni per il filone Consob e sollevato un conflitto di competenza, poi risolto dalla Cassazione a favore di Vicenza. Questione tra l'altro ripresentata dai legali degli accusati nell'udienza di una settimana fa e cassata dal gup Roberto Venditti.Il quale nell'udienza preliminare di ieri ha deciso di trasferire alla Corte di Cassazione l'istanza di remissione.

INCOMPATIBILITÁ AMBIENTALE
Secondo i difensori il processo va allontanato dal tribunale di Vicenza per incompatibilità ambientale. Tra i motivi dell'istanza il fatto che l'ex presidente della banca, Gianni Zonin, «ha dovuto lasciare la sua residenza» dopo ripetute minacce. Secondo gli avvocati dell'ex presidente Enrico Maria Ambrosetti e Nerio Diodà, per la necessità di interrompere una «campagna diffamatoria divenuta intollerabile, nonché per arginare ripetuti episodi di minacce, Zonin si è visto costretto a presentare plurime denunce-querele presso al procura di Vicenza a fronte della quali la magistratura non si è attivata o ha richiesto l'archiviazione». Insomma il clima a Vicenza è pesante e ha anche diviso la magistratura locale. E non da oggi. I legali infatti hanno ripescato il caso dell'ex giudice vicentino Cecilia Carreri. I legali hanno puntato il dito anche contro dichiarazioni fatte in passato dal procuratore capo Antonino Cappelleri. «Sulla base di tali premesse - sostengono i difensori - risulta conclamata la fortissima compressione del diritto e delle garanzie di difesa in capo a un imputato che non è in condizione di decidere se presenziare o meno al processo».

PROTESTE

Spetterà ai giudici di Cassazione la decisione se trasferire o meno l'intero processo in un'altra città più serena. Protestano le associazioni dei risparmiatori che temono che tutto venga sospeso a tempo indeterminato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino