Volanti ed elicotteri, scattano in città i controlli antiterrorismo

Polizia di Stato
BASSANO - Oltre una ventina gli operatori di polizia coinvolti ieri pomeriggio in una serie di controlli del territorio per la prevenzione del terrorismo. Un viavai che non...

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BASSANO - Oltre una ventina gli operatori di polizia coinvolti ieri pomeriggio in una serie di controlli del territorio per la prevenzione del terrorismo. Un viavai che non è di certo passato inosservato ai cittadini della zona di Marsan e Pove del Grappa dove son stati posizionati i due principali posti di blocco con poliziotti armati.

 


Tre vetture della polizia di Stato di Bassano, tre del reparto prevenzione anticrimine di Padova, una della polizia stradale di Schio a fare da raccordo e un elicottero del decimo reparto volo di Venezia, senza contare la preziosa collaborazione della polizia locale di Marostica e Bassano posizionata a monte e a valle rispetto il blocco della polizia di Stato.

42 i veicoli controllati, per un totale di circa una sessantina di soggetti, tra i quali son stati pizzicati ben 16 pregiudicati. Fortunatamente, l'attività pomeridiana non ha riscontrato particolari violazioni o situazioni di emergenza, ma è risultata comunque utile al fine della prevenzione e della localizzazione di alcune irregolarità che hanno condotto alla comminazione di diverse sanzioni. I controlli verranno ripetuti anche in futuro con cadenza settimanale per garantire quanto possibile la sicurezza del territorio.


Sempre ieri anche l'arresto di Arben Cerka, quarantacinquenne albanese pregiudicato e residente a Bassano, accusato di evasione dagli arresti domiciliari dalla sua abitazione di via Passalacqua, non essendosi fatto trovare per l'ennesima volta al controllo delle forze dell'ordine. In compenso, dalla finestra si è affacciata la moglie dell'uomo, la quale ha iniziato ad inveire contro gli agenti di polizia, sostenendo che, testuali parole, "il marito è un uomo libero e vittima di un sistema giudiziario corrotto e farlocco", fino a dare dei corrotti persino ai poliziotti presenti. Poco dopo è sopraggiunto anche il diretto interessato, condotto in commissariato. Rimesso nuovamente ai domiciliari, la vicenda è stata segnalata al Tribunale di sorveglianza e potrebbe essere determinante nel decidere un'eventuale carcerazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino