VICENZA - Mentre in Borsa si registrano acquisti sui titoli bancari "sospinti" anche dal fondo Atlante, lo stesso nuovo fondo che deve sostenere gli aumenti di capitale...
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LEGGI IL TESTO INTEGRALE DEL PIANO ATLANTE
Il quotidiano economico evidenzia la debolezza delle piccole banche locali italiane e sottolinea come «il piano cerchi di evitare la difficile opzione di un fallimento che coinvolga gli obbligazionisti». Tuttavia, per il FT, oltre ad aiutare nell'aumento di capitale di Banca Popolare di Vicenza, «non è chiaro se il fondo faccia molto di più» visto che «la liquidità è insufficiente» e «lo schema ripartisce il capitale in maniera illogica, prendendolo dalle banche grandi e ben gestite ed erogandolo a quelle piccole e inefficienti». «Il rischio - secondo il giornale britannico - è di indebolire tutto il sistema» bancario italiano.
Opinioni opposte da Bankitalia. «L'operazione intende essere redditizia e al tempo stesso contribuire a risolvere i problemi del sistema bancario italiano, andando a investire nel capitale di alcune banche e in eventuali cartolarizzazioni di crediti deteriorati. È importante mettere in sicurezza gli aumenti di capitale della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, ma è ancora più importante sgravare i bilanci bancari dei crediti deteriorati a un prezzo equo, che tenga anche conto delle ampie svalutazioni già effettuate dagli istituti che li vendono».
Lo dice Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia, che in un'intervista a la Repubblica parla del fondo Atlante ma difende anche l'istituto di via Nazionale in merito alla vigilanza sulle banche. Rossi non crede che il fondo possa accentuare il rischio sistemico: «No, il contrario. Si vuole evitare che le difficoltà crescenti di una banca di dimensioni non irrilevanti possano generare timori di un 'effetto domino'.
Il Gazzettino